Napoli Est, crolla un albero sull'area per cani mai inaugurata

Napoli Est, crolla un albero sull'area per cani mai inaugurata
L’area destinata alla sgambatura dei cani nel parco De Filippo di Ponticelli resta ancora chiusa. Sono passati oltre dieci mesi dall’ultimazione dei lavori ma...

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L’area destinata alla sgambatura dei cani nel parco De Filippo di Ponticelli resta ancora chiusa. Sono passati oltre dieci mesi dall’ultimazione dei lavori ma l’opera non è mai stata inaugurata. A peggiorare la situazione è intervenuta la bufera di vento dei giorni scorsi durante la quale un grosso albero si è abbattuto sulla recinzione, danneggiandola.

 
Un destino controverso. L’idea di realizzare uno spazio destinato esclusivamente agli amici a quattro zampe è di oltre sette anni fa. Nel 2011 il Comune di Napoli deliberò un progetto col quale intendenza riqualificare la villa di quartiere. Un contenzioso tra l’ente e la ditta che si aggiudicò l’appalto ha fatto perdere un bel po’ di tempo. Con un successivo accordo fu decisa una variante al progetto e finalmente i lavori sono cominciati a febbraio 2018 per essere ultimati ad aprile dello scorso anno.

Per dividere l’area, di oltre cinquemila metri quadrati, dalla parte restate del parco pubblico è stata installata una rete metallica. All’interno sono stati posizionati i cestini e un distributore di sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine – è ancora tutto avvolto nel cellophane – ed è stata creata una zona filtro per evitare che i cani possano invadere lo spazio adiacente destinato a orto urbano oppure uscire direttamente sulla strada.

L’opera, complessivamente, è costata al Comune quasi 45mila euro: la somma include anche le «opere complementari e aggiuntive […] per poter consentire la immediata fruizione dell’area», quelle che avrebbero dovuto portare, appunto, a una rapida apertura dell’area. Così non è stato. Nel frattempo l’erba è cresciuta a dismisura, non mancano rifiuti e all’interno sono stati accumulati anche tutti i rami di diversi alberi del parco spezzati dalla furia del vento. Resta ancora lì anche il fusto sradicato dalle raffiche di vento: la chioma è riversa all’interno e il tronco ha danneggiato, per diversi metri, la rete metallica dell’area dei cani.
 
Dunque, a sette anni dal progetto, e a quasi un anno dalla fine dei lavori, l’opera pubblica è ancora negata agli utenti. Un servizio in meno per i cittadini che non si fanno problemi a lasciare i propri cani liberi all’interno del parco stesso, con una ricaduta sulla sicurezza ma soprattutto sul decoro e sulla pulizia dello stesso.


L’area per la sgambatura dei cani, stando a una nota di Palazzo San Giacomo dello scorso anno, dovrà essere affidata a terzi con una gara a evidenza pubblica. Al momento non esistono atti in questo senso. Prima bisognerà occuparsi di varie questioni: innanzitutto della rimozione del pericolo dell’albero abbattuto; del ripristino della rete a protezione dello spazio; della pulizia completa da erbacce, rifiuti, rami abbandonati nel recinto. In ultimo, ma fondamentale, della manutenzione ordinaria dell’enorme area: chi si occuperà della pulizia? Una questione cruciale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino