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Tra i numerosi beni pubblici mai valorizzati l'ex magazzino comunale in via Argine è tra quelli messi peggio. La struttura di Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli, è in disuso da svariati anni. Ad entrarci sono soltanto gli sciacalli e qualche sfortunato in cerca di dimora. A terra restano diversi quintali di rifiuti, perlopiù dati dalle fiamme. Ora, a distanza di tempo, il Comune di Napoli, proprietario del bene, si sta attivando per rimuoverli.
La necessità di prelevare la grande quantità di rifiuti, in parte combusti, è evidenziata dal Servizio "Tecnico patrimonio" di Palazzo San Giacomo. L'immobile posto tra via Argine e via delle Industrie «versa attualmente in uno stato di accentuato degrado, in parte dovuto anche ai numerosi incendi sviluppatisi al suo interno», si legge nell'atto con il quale è stato avviato l'iter per prelevare e smaltire i rifiuti nell'ex magazzino. In particolare, due architetti seguiranno la pratica così da giungere alla pulizia del bene comunale. È indispensabile eliminare il materiale per evitare che possano verificarsi altri roghi che potrebbero creare ulteriori danni al fabbricato.
La struttura di Napoli Est è stata inserita, nel corso del 2018, nel piano di valorizzazione insieme ad altri edifici di tutta la città. È stata la giunta comunale di allora, guidata da Luigi de Magistris, aveva scelto di mettere all’asta il fabbricato di via Argine. L'ex magazzino è composto da due corpi di fabbrica collegati da un'area scoperta. Il primo edificio è posto su due livelli collegati da un montacarichi. Il secondo, invece, è caratterizzato da un tetto a volta.
Quello di via Argine non è l’unico bene abbandonato nella zona orientale di Napoli. Tra questi anche l’ex edificio scolastico in via Al Chiaro di Luna, nel cosiddetto parco Conocal, di 3.600 metri quadrati e il centro culturale mai ultimato in cupa Vicinale Pepe a Ponticelli, a due passi dal Palavesuvio. A Barra restano inutilizzabili l’ex centro polifunzionale di piazza Bisignano e l’ex scuola di via Mastellone. Molto lavoro ancora da fare per restituire al quartiere anche la “Città dei Bambini”, l’ex complesso scolastico del “lotto O” che, in parte, sarà recuperato per creare spazi dove accogliere i giovanissimi. Un patrimonio vastissimo che aspetta ancora di essere valorizzato. È delle ultime ore l’accordo tra Comune di Napoli e Invimit, partecipata del Ministero dell'Economie e delle Finanze, per ristrutturare e mettere a reddito tanti spazi importanti della città.
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