Un centro giovanile con spazi dedicati allo sport, alla cultura, alla ricreazione per riqualificare così l’intera area urbana. Sarebbe questa una possibile nuova...
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La struttura era diventata col tempo una discarica a cielo aperto, fino alle recenti operazioni di bonifica. Un’iniziativa sostenuta dal Comune di Napoli attraverso l’assessorato ai Giovani e al Patrimonio guidato da Alessandra Clemente, e dalla prima municpalità. «Abbiamo passato venti giorni a risanare questo luogo nel tentativo di recuperare la memoria storica di questa struttura anche con l'aiuto della facoltà di architettura dell'Università Federico II – ha sottolineato la Clemente- abbiamo chiesto proprio ai ragazzi e ai residenti di riflettere su un’idea di riqualificazione per questo luogo». Un punto di raccolta differenziata, ma soprattutto presidi per i bambini, momenti di arte e di spettacolo sono state le prime istanze avanzate dagli abitanti. «Negli anni ottanta in queste zone si sparava ogni giorno. Mentre invece oggi sono pieni di turisti - ha continuato l'assessore - Personalmente immagino questo luogo come vetrina dell'artigianato dei Quartieri e della cultura del lavoro, che per noi resta l'arma più importante per combattere ogni giorno tutto ciò che è degrado e abbandono, ma anche criminalità organizzata e spari nella nostra città».
Un percorso di riconversione che si prospetta lungo, e che al momento non ha ancora trovato un sostegno economico su cui poter gettare le basi. Di qui l’appello del presidente della municipalità Francesco de Giovanni di Santa Severina a tramutare le idee in azioni concrete. «Siamo all’inizio di un percorso lungo di urbanistica partecipata che richiede un finanziamento certo, che sia di natura pubblica o anche privata – ha evidenziato – non lasciamo trascorrere troppo tempo per dare atto al progetto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino