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Preservativi usati e cartacce, dove un tempo vi erano conservate le spoglie mortali degli antichi romani. Accade a Pianura, quartiere occidentale di Napoli.
Il mausoleo romano del polo artigianale, nei pressi di via Montagna Spaccata, da qualche tempo, infatti, è diventata l'alcova preferita da chi è in cerca di un facile, quanto macabro rifugio, com'è testimoniato dai numerosi preservativi usati ritrovati sul posto. L'insolito «pied-à-terre» però, non è sfuggito a qualche residente che ha segnalato il caso.
Circa la tutela e valorizzazione dei beni archeologici, abbiamo sentito il parere di Salvatore Di Fraia, presidente dell' associazione Pozzuoli M. Puteoli: «Da anni come associazione facciamo richiesta alle istituzioni di dare in “adozione i siti minori” che potrebbero avere economia indipendente e autosostenersi , salvandosi da questa situazione di stallo e di degrado.
Sono tanti i volontari, le associazioni, gli archeologi che potrebbero occuparsi gratuitamente del benessere dei nostri siti, dando un contributo concreto e necessario per la loro salvaguardia.
Il mausoleo d’epoca romana di Pianura, risalente al I - II sec. d.C., fu messo in luce nel corso dei lavori di realizzazione del Polo Artigianale (nell'ambito della ricostruzione post-terremoto). Il monumento funerario doveva costituire il luogo di sepoltura per gli abitanti di un insediamento agricolo, ancora non venuto in luce, che sorgeva forse nelle vicinanze della via Montagna Spaccata.
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