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Restyling, novità, aree social e lavori in vista per uno degli spazi culturali più importanti e storici della città. Niente più caffè, brioches e bibite: la libreria più grande di Chiaia punterà ancora sul libro ma non più sull’effetto bistrot. La Feltrinelli di piazza dei Martiri chiude i battenti più o meno per quattro mesi e mezzo, orientativamente fino all’inizio di giugno.
Dal 16 gennaio e fino agli albori dell’estate 2023, la location sarà off-limits per lavori. «Il motivo della ristrutturazione - spiegano dal colosso dell’editoria - è un aggiornamento degli spazi con una nuova divisione delle categorie merceologiche. La chiusura, indicativamente per quattro mesi e mezzo, è temporanea e non è in alcun modo riferita a rischi di chiusura definitiva dell’attività». Non tutto, però, sarà come prima. Bisognerà dire addio al bar interno della libreria, che sospenderà il servizio a partire dal «9 gennaio - trapela dai locali della libreria di piazza dei Martiri - e non riaprirà più». Tra il personale del caffè interno alla Feltrinelli, infatti, c’è chi non ha avuto il rinnovo del contratto e, in poche parole, si ritrova a una settimana scarsa dalla disoccupazione.
Non tutte le trattative sono concluse, ma la rinuncia al bar a partire da lunedì prossimo è cosa quasi certa. Sulla decisione pesano, e non poco, «il carovita, la pandemia, il caro-energia e la crisi del libro - rivelano dallo staff di piazza dei Martiri - che hanno reso molto difficili da sostenere i costi di gestione di un esercizio commerciale di quel genere».
Il restyling della libreria di piazza dei Martiri, in ogni caso, servirà ad attualizzare lo spazio culturale più importante di Chiaia. Una volta finiti i lavori, intorno all’inizio di giugno, un piccolo ridimensionamento degli spazi occupati da Feltrinelli ci sarà, ma «non si tratta di un ridimensionamento della superficie di vendita - spiegano dalla stessa Feltrinelli - che resterà pressoché invariata. Diminuirà la metratura occupata, ma di pochissimo, e per la percezione del pubblico resterà tutto invariato. La libreria verrà ripensata per essere contemporanea e al passo con i tempi, con innovazioni anche digitali». I progetti degli architetti sono in fase di rifinitura e, in particolare, probabilmente verrà allestita un’area per TikToker e per gli influencer del libro.
Il Mezzogiorno è fatto di guizzo più che di messa a sistema delle risorse, di scrittori più che di pubblico leggente. E il marketing culturale del futuro prossimo - anzi già quello del presente - è fatto di hashtag anziché di volumi, di impatto immediato più che di discorsi radicati sul medio termine. Feltrinelli si rifà il look, dunque, per essere più vicina alle nuove generazioni e al pubblico social. È in vista di questa intenzione che Chiaia perderà - ma solo per i prossimi mesi - uno spazio importante anche dal punto di vista degli eventi legati al libro e alle presentazioni delle novità principali dell’editoria cittadina e nazionale. Ma lo scenario non è esattamente libero da ombre per la cultura del Mezzogiorno.
A dare qualche numero, in proposito, è Diego Guida, presidente del gruppo piccoli editori dell’Aie. Il suo spazio, la saletta di Guida Editori, è in via Bisignano, a pochi passi dalla Feltrinelli. «La Feltrinelli - dice - manterrà il suo ruolo storico di proporre la lettura, ma lo farà in un modo aggiornato dopo il restyling. Certo è che se le persone non comprano i libri, è difficile vendere e mantenere sostenibili i costi di gestione. La situazione era preoccupante fino a novembre, quando - secondo i dati Aie - il bilancio sulle vendite non era confortante, con un meno 2% rispetto al 2021. Confido che possa intervenire in merito il ministro Sangiuliano, autore e uomo di cultura del Mezzogiorno, oltre che membro del nuovo esecutivo. Il Sud copre solo il 5% del mercato nazionale, contro un 22% del Nord e un 16% del Centro Italia. È necessario che gli investimenti del ministero spingano sul Sud e forniscano dati specifici per risollevare la nostra editoria, dalla grande alla piccola».
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