Bandiere, cartelli, cori ed un “fiore per la pace”. Si sono presentati così questa mattina, cittadini e manifestanti all’esterno del consolato americano...
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«Abbiamo portato i fiori - afferma Marco Gaudini - perché sono simbolo di pace e purezza. Un emblema di serenità che speriamo possa tornare presto anche a livello internazionale. In questo momento c’è bisogno di dialogo e confronto tra queste due nazioni. Paesi che devono pensare prima di tutto al bene del proprio popolo e poi a quello del mondo. Farsi la guerra non fa bene a nessuno e genererebbe solo distruzione».
Proprio per questo, i manifestanti hanno deciso di intonare cori e slogan, prima di distribuire fiori tra i passanti. «Il nostro è un gesto di solidarietà - conclude Gaudini - perché non abbiamo altri mezzi per dialogare con la gente. Solo avvicinando le persone si possono scambiare idee e trovare soluzioni. Speriamo che anche i governanti possano incontrarsi e stringersi la mano, nell’interesse di tutti e contro ogni forma di violenza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino