Napoli, contro la criminalità flash mob davanti alla questura

Napoli, contro la criminalità flash mob davanti alla questura
Stop alla violenza, alt alla camorra. È lo slogan della mobilitazione del Silp, il sindacato di polizia della Cgil, che lunedì 24 ottobre porrà...

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Stop alla violenza, alt alla camorra. È lo slogan della mobilitazione del Silp, il sindacato di polizia della Cgil, che lunedì 24 ottobre porrà all'attenzione la necessità di un piano di intervento straordinario sull'emergenza sicurezza in città. Alle 8,30, davanti alla Questura di Napoli, lato piazza Matteotti, è previsto un flash mob. Alle 10,30, all'hotel Oriente, ci sarà un convegno con interventi di Michele Zurillo, segretario generale del Silp-Cgil Napoli, Antonella Pezzullo, segretario generale del sindacato pensionati Spi-Cgil Napoli e Campania, Alfredo Garzi, segretario generale Funzione Pubblica Cgil Napoli e Campania, Gianluca Torelli, Camera del lavoro di Napoli, Tommaso Delli Paoli, segreteria nazionale Silp-Cgil. Conclude Walter Schiavella, commissario Cgil Napoli. Presiede Paolo Masia, responsabile dipartimento Sicurezza e legalità Cgil Campania.



Nel documento che verrà distribuito ai cittadini, il Silp chiede al governo e alle istituzioni locali di mettere all'ordine del giorno la discussione su come ripristinare a Napoli la legalità e la sicurezza, onde evitare di perdere definitivamente il controllo della città da parte dello Stato. «In una realtà dove la mancanza di lavoro, la dispersione scolastica, un carente stato sociale, fanno sentire il loro peso - sottolinea il Silp - quello insopportabile della storica criminalità: la camorra, a cui si associa una micro delinquenza violenta e tracotante. Tutte le attività commerciali sentono il peso della costante presenza dell'agire camorristico, a partire dall'usura, al racket, alle rapine e alle estorsioni che logorano le attività commerciali, mentre le 'stesè seminano il terrore verso quanti provano a resistere». «Bisogna purtroppo prendere atto - conclude il Silp - che l'attuale modello preventivo-repressivo messo in campo, sia a livello ministeriale sia locale, per contrastare la criminalità, non produce i risultati sperati; per questo vi è bisogno di rivederlo, insieme ad un programma straordinario d'intervento che ristabilisca la piena efficienza dell'apparato delle forze della sicurezza necessarie per la tranquillità della cittadinanza e per il vivere civile»
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Il Mattino