Se le formiche nel loro piccolo tengono la sanità sotto scacco

Se le formiche nel loro piccolo tengono la sanità sotto scacco
La danza delle formiche al San Giovanni Bosco è il fermo-immagine di un degrado più ampio. Un vergognoso fotogramma che fa il paio con le barelle nei corridoi, con...

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La danza delle formiche al San Giovanni Bosco è il fermo-immagine di un degrado più ampio. Un vergognoso fotogramma che fa il paio con le barelle nei corridoi, con le tac guaste, con i tempi d'attesa record per le visite specialistiche, con i livelli di assistenza che - nonostante tante eccellenze - da tempo viaggiano sotto gli standard e i parametri nazionali. Di questa vicenda - l'osceno balletto di insetti sui volti degli ammalati - tutto è indecente. È indecente l'episodio in sé, anzi gli episodi: perché parliamo di casi che si ripetono con una puntualità allarmante e sospetta, a distanza di poche settimane e senza che si riesca ad attrezzare soluzioni adeguate per impedire nuove invasioni. Ma ancora più indecente è il balletto di accuse, l'eterno botta e risposta sulla pelle degli ammalati. Tutto dovrebbe essere la sanità tranne che un ring dove la politica fa volare i suoi stracci e regola i suoi conti. Il governatore De Luca e il ministro della Sanità Grillo provino, se ne sono capaci, a lasciare a casa i guantoni da boxe e a trovare rimedi: delle loro liti i cittadini campani ne hanno fin sopra i capelli.


Anche le formiche, nel loro piccolo, sono diventate oggetto di scontro politico. Scontro la cui vera posta in palio è il controllo della sanità in Campania a poco più di un anno dall'appuntamento con le Regionali e dopo la lunga stagione del commissariamento. Commissariamento che il ministro pentastellato vorrebbe sottrarre al governatore, il quale chiede invece da tempo il ritorno ai poteri ordinari. Ma sul caso formiche c'è una sola regola di buon senso da applicare: fare pulizia, in tutti i sensi, e mandare a casa i responsabili. Senza utilizzare gli scandali per colpire gli avversari o parlare più o meno a vanvera di aggressioni mediatiche. Perché delle due l'una: o si tratta di sabotaggio, e in questo caso è grave che gli autori non siano ancora stati individuati e puniti; oppure ci troviamo di fronte a una clamorosa prova di inefficienza, dal momento che ben trenta bonifiche, già disposte, non hanno risolto un bel niente. L'unica certezza, in questa brutta storia, è che il San Giovanni Bosco versa in condizioni di vergognoso degrado. Anzi no, di certezza ce n'è un'altra: una colonia di formiche non può tenere sotto scacco la sanità campana. Questo i cittadini non possono tollerarlo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino