Galleria Vittoria di Napoli, dopo 10 mesi via libera al cantiere: «Lavori dal 2 agosto»

Galleria Vittoria di Napoli, dopo 10 mesi via libera al cantiere: «Lavori dal 2 agosto»
«Il 2 agosto prossimo via ai lavori nella Galleria Vittoria». L’annuncio arriva dall’assessore alle Infrastrutture del Comune di Napoli, Alessandra...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Il 2 agosto prossimo via ai lavori nella Galleria Vittoria». L’annuncio arriva dall’assessore alle Infrastrutture del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, all’indomani della firma con Anas della convenzione operativa per l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria all’interno della Galleria. Ci sono voluti dieci mesi, battaglia portata avanti dal Mattino da quasi un anno, ma alla fine pare che si possa cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel.

«Sono soddisfatta per la firma sottoscritta con Anas - aggiunge Clemente - Si tratta di un ulteriore passo in avanti per l’avvio dei lavori. Il dettaglio dell’intervento e il programma dei lavori come è noto prevede un investimento complessivo da parte del Comune di 2 milioni di euro». 

Nella convenzione si legge che la società individuata come soggetto attuatore «si impegna a garantire il puntuale svolgimento delle attività connesse all’esecuzione dell’intervento di manutenzione straordinaria per il ripristino della viabilità all’interno della Galleria Vittoria secondo il cronoprogramma. Resta inteso che alcuna responsabilità potrà derivare in capo ad Anas, in termini di costi e danni, per gli eventuali ritardi rispetto ai tempi dell’esecuzione ed alle scadenze attualmente fissate, o successivamente prorogate, da parte dei soggetti competenti (procura della Repubblica, Autorità giudiziaria) per la realizzazione e l’ultimazione dei lavori». Ma il caos non finisce mai.

Da quanto trapela da Anas, infatti, la Galleria probabilmente non riaprirà parzialmente come avevano annunciato il sindaco Luigi de Magistris e l’assessore Clemente. Non solo. Non basteranno due mesi per ultimare gli interventi: secondo Anas ce ne vorranno quattro, ovvero sedici settimane. Salvo nuovi imprevisti, dunque, la Galleria dovrebbe riaprire a dicembre. Una confusione totale in questo ultimo anno, con promesse su promesse e annunci puntualmente caduti nel vuoto. E ora ci si mette anche Anas, che inizia male chiedendo il doppio del tempo inizialmente previsto dal progetto esecutivo del Comune ed escludendo la possibilità di un’apertura parzialmente, in corso d’opera, del tunnel.

Il distacco di un pannello di rivestimento secondario nella Galleria è avvenuto il 23 settembre dello scorso anno. A seguito dell’evento, il servizio Protezione civile del Comune di Napoli ha disposto la chiusura della carreggiata in direzione Piazza Vittoria lungo la quale si era verificato il dissesto, demandando al servizio Strade e Grandi reti tecnologiche le successive verifiche e indagini lungo l’intera galleria con saggi finalizzati a verificare lo stato di conservazione dei supporti metallici dei pannelli costituenti la prima fascia di rivestimento della galleria. Fu poi deciso, non potendo escludere la possibilità di ulteriori distacchi in corrispondenza della carreggiata opposta, di chiudere in via cautelativa tutta la Galleria, in attesa delle verifiche della messa in sicurezza dei pannelli di rivestimento. Dulcis in fundo, la scure della Procura, che ha disposto il sequestro della Galleria Vittoria il 24 settembre scorso. Da allora è stato un susseguirsi di annunci mancati e promesse flop. Per non parlare del progetto che il Comune ha presentato alla Procura, bocciato in toto dall’autorità giudiziaria, che negò il dissequestro della Galleria a Palazzo San Giacomo. Basti ricordare le parole del gip: non si ravvisa «l’eliminazione di potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità». Il Comune ha dovuto rifare il progetto, ma contestualmente annunciava l’apertura per la primavera 2021. Siamo a fine luglio e i lavori dovrebbero cominciare il 2 agosto. Facile farsi due calcoli.

Una telenovela senza fine quella della Galleria Vittoria, arrivata finanche in Parlamento. Il coro di protesta è stato bipartisan: Pd, Lega, M5S, Iv, Fi. Diversi i deputati e senatori che hanno sottoscritto la petizione di Europa Verde, che con Francesco Borrelli, ha anche presentato in Consiglio regionale «un ordine del giorno per chiedere il commissario governativo». Hanno aderito, tra gli altri, Gianluca Cantalamessa (deputato Lega), Paolo Siani (deputato Pd), Gennaro Migliore (deputato Iv), Sandro Ruotolo (senatore gruppo misto), Sergio Vaccaro (senatore M5S) e Paolo Russo (deputato di Fi). Sono inoltre scesi in campo: il conduttore radiofonico Gianni Simioli, Maria Luisa Iavarone, la mamma di Arturo, il ragazzo accoltellato da una baby-gang in via Foria; l’attore Massimiliano Gallo; il presidente dell’Aci Antonio Coppola, l’ex presidente dell’ordine dei giornalisti Ermanno Corsi; l’attore Benedetto Casillo; l’imprenditore Andrea Cannavale (figlio del noto attore Enzo) e il cantante Rosario Miraggio.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino