«Cinquecento operatori socio-sanitari da gennaio 2019 resteranno a casa e in un anno si rischia di perdere duemila posti di lavoro». A lanciare l'allarme è...
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Uno stato di agitazione che si tramuterà in protesta. Appuntamento domani pomeriggio alle 16 a piazza del Plebiscito, per iniziativa dell'associazione Tutti a scuola onlus, del gruppo Gesco, di Federconsumatori Campania e Legacoopsociali Campania. «Insieme alla scomparsa delle figure professionali degli operatori socio-sanitari, scompariranno le attività nei servizi di salute mentale per anziani e disabili - tuona il presidente di Gesco - Non è chiaro come da gennaio 2019 la Asl Napoli 1 Centro intenda garantire la prosecuzione dei servizi socio-sanitari e la tutela del lavoro di centinaia di operatori, molti impegnati sui servizi da oltre 20 anni, con un'esperienza che risale alla dismissione dai manicomi e alla realizzazione dei primi servizi per salute mentale, disabilità e tossicodipendenze. Non è chiaro nemmeno il motivo per cui la Asl Napoli 1 stia cercando di trasferire gli operatori dall'Ati guidata da Gesco alla società Coad che gestisce l'assistenza domiciliare, attraverso un trasferimento diretto, nonostante il Tar lo abbia dichiarato illegittimo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino