Napoli, il 2018 visto dal questore: «Anno intenso per le babygang»

Napoli, il 2018 visto dal questore: «Anno intenso per le babygang»
Dal caos dei baretti all'accoltellamento del giovane Arturo in via Foria, sino all'assassinio della guardia giurata Francesco Della Corte. L'anno appena trascorso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dal caos dei baretti all'accoltellamento del giovane Arturo in via Foria, sino all'assassinio della guardia giurata Francesco Della Corte. L'anno appena trascorso – come emerge dal bilancio di fine anno stilato questa mattina dal questore di Napoli Antonio De Iesu – ha messo in chiaro una questione importante e sempre di più sotto gli occhi di tutti. La criminalità giovanile e la pericolosità dei gruppi organizzati che da tempo creano caos in città.

«Questa è la realtà con cui confrontarsi» afferma il questore.
 
«Dobbiamo essere sempre presenti sui territori e sporcarci le mani nei quartieri dove questi giovani vivono e si radunano. Ma non basta. Molti di questi casi sono stati risolti grazie al supporto delle telecamere di sorveglianza ed è anche in quella direzione che bisogna puntare. La videosorveglianza va sostenuta, potenziata e deve associarsi alla collaborazione dei cittadini. Sono loro a poterci aiutare grazie alle segnalazioni ed alle informazioni raccolte in strada. Tutto sommato quest'anno è stato difficile ma positivo. Le rapine e gli omicidi sono in calo, ma ci vuole ancora tanto olio di gomito. Si deve lavorare tanto avvalendosi anche della cooperazione delle altre forze dell'ordine come Carabinieri e Guardia di Finanza. Ma si devono anche valorizzare i centri di aggregazione. Solo in questo modo si possono motivare i giovani e renderli partecipi della vita della vita di questa società».

Gli omicidi sono diminuiti, 21 rispetto a 36 dello scorso anno dei quali solo otto di natura mafiosa. La camorra è cambiata, è più 'giovanè, a Napoli più «fluida», nel senso che non ci sono i clan forti e 'anzianì, il che è ancora più allarmante. C'è un peggioramento per scippi e rapine. E poi c'è la criminalità minorile che ha segnato in maniera dura il 2018 e per combattere la quale, dice il questore di Napoli Antonio De Iesu, oltre all'impegno delle forze dell'ordine serve una «attenta valutazione degli stili di vita dei giovani».








  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino