Saranno gli alunni della scuola elementare 'Vittorino da Feltre', quella vicino a cui si è compiuto pochi giorni fa l'agguato di camorra nel Rione Villa a San...
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«Questo prodotto vuole essere strumento di incontro tra un eccelso nostro concittadino quale è Masullo e le giovani generazioni utilizzando i linguaggi loro più vicini - ha detto l'assessore alla Cultura, Nino Daniele - e abbiamo pensato che fosse giusto iniziare questo percorso dai bambini della scuola Vittorino da Feltre che pochi giorni fa hanno visto davanti ai loro occhi la violenza camorristica.
«A Napoli dovrebbe essere istituita una scuola particolare che prenda i ragazzi al mattino e li lasci la sera, con l'obbligo scolastico reso veramente efficiente così che nessuno può permettersi di andarsene per la strada a fare il delinquente nell'età in cui dovrebbe andare a scuola» ha detto Masullo parlando della città e della camorra «cancro che Napoli porta dentro di sé e che va chirurgicamente estirpato». Masullo ha affermato che «se non si interrompe la catena della criminalità, se il ragazzo stando sempre a contatto con altri giovani già criminalizzati o con genitori partecipi del mondo criminale, che cosa può fare? Occorre - ha aggiunto - che ci sia qualche forza che lo trae fuori e quella forza è la scuola».
«Ho grande rispetto per il sindaco, rispetto istituzionale e come persona ma se potessi gli rimprovererei di non essersi impegnato nella costruzione di quel progetto di città del futuro in cui tutti noi dovremmo essere convocati a colloquio» ha proseguito il filosofo sulla città di Napoli che - ha aggiunto - «non potrà risorgere ed esprimere le sue enormi potenzialità e diventare davvero città proiettata nel futuro se i suoi cittadini non riescono a diventare davvero partecipi in modo coeso di un progetto. Dobbiamo stabilire - ha proseguito - cosa vogliamo essere tra 20, 50 anni. Oggi questo non c'è e credo che sia la maggiore responsabilità che grava su tutti noi e su coloro che hanno maggiori responsabilità di Governo e di guida della città. Adesso Napoli è bellissima ma non è città». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino