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Non c'è pace per l'area dell'antica Neapolis, in pieno centro storico a Napoli.
Graffiti realizzati con lo spray nero, sono comparse di recente sul prezioso reperto archeologico inglobato alla base di un antico stabile tra via Benedetto Croce, angolo vico san Nicola a Nilo. «Ecco come si presenta oggi questa importante reperto di spoglio recentemente restaurata a cura della Soprintendenza di Napoli», commenta con amarezza su Facebook, Giuseppe Serroni, postando la foto dell'ennesimo scempio sui monumenti del Centro storico. «Necessita più che mai attrezzare una task force del Bello per tutelare il nostro martoriato Sito UNESCO.
Gia imbrattata dall’icona del leader leghista Matteo Salvini, realizzata con lo spray e raffigurato a testa in giù, e ancora utilizzata come supporto per l’affissione di manifesti funebri, l'ara d’epoca romana era stata restaurata nel 2021 da ARTES Restauro e Servizi per l’Arte, e avvolta da un telo protettivo.
L’ultimo scempio in ordine di tempo, rovina uno dei simboli archeologici dell’antica Neapolis, tra le mete preferite dalle guide turistiche durante il percorso di visita al cento storico.
L’ara di via San Biagio de Librai, inglobata alla base di un antico stabile tra via Benedetto Croce, angolo vico san Nicola a Nilo, è di grande interesse storico archeologico perché conserva tracce di una rara iscrizione in greco che attesta la presenza in zona della fratrìa degli Eumenidi. Le fratrie, rappresentavano un entità sociale comprendente gruppi familiari discendenti da un capostipite comune; famiglie facoltose che amministravano, anche attraverso vincoli religiosi, la città di Neapolis.
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