Napoli, in carcere «Totore boxer»: fu l'incubo dei commercianti a Natale

Napoli, in carcere «Totore boxer»: fu l'incubo dei commercianti a Natale
Cinque mesi fa era sfuggito a un maxi blitz della Guardia di Finanza di Napoli che portò all'arresto 30 persone: si è costituito nel carcere napoletano di...

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Cinque mesi fa era sfuggito a un maxi blitz della Guardia di Finanza di Napoli che portò all'arresto 30 persone: si è costituito nel carcere napoletano di Secondigliano, Salvatore Chiariello, 49 anni, soprannominato «totore boxer», ritenuto legato al clan scissionista degli Amato Pagano per conto del quale, secondo quanto emerso dall'attività investigativa del Gico (coordinato dal tenente colonnello Danilo Toma), si occupava delle estorsioni.

A Chiariello era stato demandato il compito di convincere usando la violenza le vittime reticenti tra Melito e Mugnano, nel Napoletano. Insieme con gli altri indagati è accusato di avere imposto ai negozianti della zona l'acquisto di gadget, pacchi e pubblicità in occasione delle festività natalizie del 2017.

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Il Mattino