Dopo giorni e giorni a fare il pari e dispari sul nome del primo indagato. Alla fine, nella tarda serata di ieri, il dubbio s'è sciolto. Il primo indagato di...
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Ma soprattutto: «Della sera della presentazione delle liste non ricordo bene tutto, c'era troppa confusione». Che cosa ha firmato? «Non è il momento di parlarne». Poi, silenzio. Un messaggio: Non posso rispondere sono impegnato con i miei figli. Stop. Pure Borriello era attestato sul fronte della confusione: «Sono completamente all'oscuro, non ho ricevuto nessuna comunicazione. E per quanti sforzi stia facendo, non riesco a ricordare nitidamente com'è andata quella sera. Quelle sono sempre ore convulse. Solo chi ne ha vissuta una, può capire il caos nel quale si procede». Per ora può tirare un sospiro di sollievo. La partita si era quindi giocata tra San Giovanni a Teduccio e Barra. L'ex-quartiere industriale è la roccaforte politica ed elettorale di Borriello che però, a giugno, non è riuscito a essere riconfermato. A Barra, invece, Madonna ha costruito la propria carriera e ha vissuto gran parte della sua storia politica, cominciata a quindici anni, nel 1989, quando conseguì il diploma di formazione politica con la Democrazia Cristiana. La scarna biografia consegnata al sito di Palazzo San Giacomo, non documenta la grande abilità nella ricerca del consenso, cresciuto all'ombra del consigliere regionale del Pd Mario Casillo, uno dei signori delle preferenze nel partito napoletano. Madonna è diplomato in Ragioneria e ha lavorato nel trasporto pubblico. A Barra ha seguito la trafila dei post-dc: Partito Popolare, Margherita e poi la fusione a freddo con i Ds. Sindacalista della Cisl per alcuni anni, poi consigliere della Sesta Municipalità.
Eletto al Comune per la prima volta nel 2011, è stato l'acchiappavoti di cinque anni dopo, in un Pd ridotto al minimo storico.
Il Mattino