Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, si sono affidati a una dichiarazione spontanea: hanno dichiarato di non avere nessun legame con la camorra, provando a...
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Difesi dai penalisti Domenico Dello Iacono e Roberto Saccomanno (che assiste anche altri componenti della famiglia coinvolti in questa indagine), i tre indagati battono su un punto: siamo imprenditori, tutte le nostre iniziative economiche nascono da investimenti puliti. Dal rione Mercato, dove erano titolari di un'agenzia di scommesse a Posillipo, dove hanno messo su casa, fino alla gestione del Club partenopeo, discoteca accorsata e frequentata da vip o dalla buona borghesia cittadina. Una crescita imprenditoriale che solleva non pochi sospetti. Decisivi in questi anni gli accertamenti degli uomini della Dia, sotto il coordinamento del capocentro Giuseppe Linares: indagine sui patrimoni, sui flussi di denaro, sull'improvviso boom economico di tre fratelli provenienti da un quartiere popolare. Camorra e non solo, secondo la ricostruzione dei pm Francesco De Falco, Enrica Parascandolo e Ida Teresi, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Filippo Beatrice, almeno a giudicare dal giro di frequentazioni messo in movimento dagli indagati in questa storia.
Non c'è traccia di riciclaggio - insistono gli indagati - non c'è prova di capitali sporchi, siamo puliti. Ora la parola passa alla probabile valutazione del Tribunale del Riesame di Napoli, che già un anno fa si è espresso sul caso dei tre fratelli Esposito. Furono scarcerati dopo gli arresti firmati lo scorso giugno dal gip Pollio, ma la partita si è spostata in Cassazione, che ha rimandato gli atti a Napoli. In questi dieci mesi, l'inchiesta è cresciuta: sono state acquisite le accuse del pentito Salvatore Maggio, poi le dichiarazioni dei dipendenti del Club partenopeo, quanto basta - secondo il gip Linda D'Ancona - a parlare di interposizione fittizia di beni. Amici di vip e calciatori, spesso in viaggio tra Ibiza e Milano, su di loro si concentra la nuova partita tra accusa e difesa per verificare il rapporto tra economia pulita e quattrini sospetti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino