Napoli, l'arcivescovo Battaglia: senza verità soprusi e violenza

Napoli, l'arcivescovo Battaglia: senza verità soprusi e violenza
«Quando manca il riconoscimento della verità, il sopruso, la violenza e l'ingiustizia prendono il sopravvento. Quando viene meno la visione dell'uomo che...

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«Quando manca il riconoscimento della verità, il sopruso, la violenza e l'ingiustizia prendono il sopravvento. Quando viene meno la visione dell'uomo che Gesù ci ha insegnato, si assiste inesorabilmente alla caduta dei valori che rendono salda una società». Lo ha detto l'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, intervenendo oggi alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti della decima edizione del premio «Cardinale Michele Giordano» , intitolato al presule che ha guidato la chiesa di Napoli per 19 anni.  «La verità, come affermava il papa emerito Benedetto, viene abbassata a puro soggettivismo, ad una morale dell'indifferenza, in cui il profitto fa da padrone. Le conseguenze sono sotto i nostri occhi - ha aggiunto - una natura depredata e continuamente soffocata dai nostri rifiuti tossici, un aumento della povertà che spinge tanti ai margini della società e non ultimo un costante senso di ingiustizia e di abbandono da parte delle istituzioni civili».

Battaglia ha sottolineato: «Il lavoro svolto dall'Ordine dei giornalisti in Campania è realmente benemerito per la serietà e per l'impegno di difendere sempre e comunque la libertà di parola in difesa degli ultimi. Sono lieto di presiedere la X edizione del Premio Cardinale Michele Giordano. Colgo l'occasione per salutare e ringraziare coloro che sono l'anima di questo premio. Monsignore Salvatore Ardesini che non solo si prende cura dei preti anziani e in difficoltà, ma è la memoria riconoscente del pensiero e dell'apostolato del Cardinale Giordano».

«Il Papa doveva morire» (edizioni San Paolo) di Antonio Preziosi, direttore di Rai Parlamento, è il libro vincitore della X edizione. La consegna dei riconoscimenti è avveuta nel pomeriggio di oggi nei locali attigui alla basilica di Capodimonte di Napoli, dove il presule viveva dopo aver lasciato la guida della diocesi di Napoli. A ricordare il cardinale Giordano oggi sono arrivati i due suoi successori alla guida della chiesa di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe con l'arcivescovo Domenico Battaglia. «Nel biglietto di invito è stata posta una riflessione del cardinale Giordano con cui voglio iniziare la premiazione - ha detto Battaglia - Si legge: "Se viene meno il riconoscimento della verità, ogni comportamento diviene legittimo. Se viene meno il criterio etico, ovvero sulla qualità buona, umana dell'agire, non resta che il prevalere delle ragioni della forza, del potere. Per l'onestà non resta più spazio"».

Secondo classificato il testo Benedetto XVI. La vita e le sfide (Sanpino) di Luca Caruso, responsabile della comunicazione dell'ufficio stampa della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Terzo posto per il volume Vangelo in periferia (Morcelliana) della Comunità di Sant'Egidio fondata da Andrea Riccardi e presieduta da Marco Impagliazzo. Premio speciale per il libro I tre pani (Edizioni Padre Pio da Pietrelcina) di monsignor Domenico D'Ambrosio, arcivescovo emerito di Lecce. Presenti alla cerimonia, oltre a don Salvatore Ardesini che è stato segretario particolare di Giordano, gli arcivescovi Piero Marini, vicearciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma e presidente emerito del Pontificio Comitato per i congressi eucaristici internazionali, e Mario Milano, vescovo emerito di Aversa, il vescovo di Pompei, Tommaso Caputo, il vescovo ausiliare di Napoli, Michele Autuoro. E ancora Sandro De Franiscis, presidente dell'Ufficio Constatazioni Mediche di Lourdes. Nel coroso della cerimonia è stato ricordato il pastore che «è stato padre e fratello non solo per i sacerdoti ma anche per i laici della Chiesa napoletana». 

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Il Mattino