Napoli, ecco largo Mario Abbate: «È un omaggio alla musica popolare»

Napoli, ecco largo Mario Abbate: «È un omaggio alla musica popolare»
Da oggi a Napoli, nel quartiere Arenella, c'è Largo Mario Abbate in ricordo del grande interprete della canzone napoletana. L'intitolazione si è svolta alla...

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Da oggi a Napoli, nel quartiere Arenella, c'è Largo Mario Abbate in ricordo del grande interprete della canzone napoletana. L'intitolazione si è svolta alla presenza del sindaco, Luigi de Magistris, dell'assessore alla Toponomastica, Alessandra Clemente, e dei familiari del cantante scomparso nel 1981. «Siamo molto contenti di rimettere un altro tassello della storia della musica popolare di questa città - ha detto de Magistris - con la toponomastica abbiamo ricostruito l'identità di Napoli anche quell'identità che alcuni non volevano riconoscere sul piano formale. Noi abbiamo la volontà e la giustizia di farlo perché siamo stati un'amministrazione vicina al popolo che ha saputo leggere il sentimento del popolo napoletano e la sua storia e così continueremo fino a ottobre perché dobbiamo ancora da costruire in maniera definitiva un puzzle a cui teniamo molto».

Abbate (1927-1981) è stato tra i più celebri esponenti della canzone napoletana. La sua voce è legata a successi come Malafemmena di Totò, Indifferentemente di Martucci-Mazzuocco, Anema e core di Salve D'Esposito e Tito Manlio e Luca caprese di Augusto Cesareo e Luigi Ricciardi.

«Dopo 40 anni mio padre ha avuto questo riconoscimento - ha detto il figlio Massimo, presidente dell'Associazione Nazionale Italiana Artisti - grazie a una petizione popolare e a questa amministrazione che è stata l'unica che ha saputo riconoscere l'importanza degli interpreti che non sono solo una voce ma coloro che rendono un brano di successo. Mio padre è stato interprete del popolo, amato da qualsiasi fascia sociale e interprete di canzoni che hanno fatto il giro del mondo e in questo è secondo solo a Enrico Caruso».

«Dare un nome ai luoghi della nostra città è il più grande atto d'amore - ha concluso l'assessore Clemente - e significa anche riconoscere per sempre il valore, l'identità e la cultura napoletana»

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Il Mattino