Latitante da alcuni mesi per l'assassinio del fratello, è ora indagato anche per la morte del padre. Si tratta di Luca Matarazzo, 36 anni, destinatario di...
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Vittorio era da tempo convinto che ci fosse qualcosa di strano nel decesso dell'anziano genitore, Lucio, imprenditore morto nel 2013 all'età di 81 anni. Ora la salma dell'uomo verrà riesumata per accertare, attraverso un esame autoptico che, verosimilmente potrebbe tenersi la prossima settimana, se il decesso, all'epoca attribuito a cause naturali, sia invece riconducibile a violenze. La decisione è stata adottata nell'ambito della nuova indagine coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Luigi Frunzio avviata dopo che il caso era stato archiviato come morte naturale.
A chiedere la riesumazione per accertare eventuali segni di violenza era stato proprio Vittorio, con un esposto, nel 2014, convinto che il padre fosse stato vittima di una violenta aggressione. La richiesta non era stata accolta dalla Procura che ora però, anche alla luce del delitto del novembre scorso, ha riaperto il fascicolo ipotizzando l'omicidio volontario dell' anziano imprenditore ed ora i medici legali eseguiranno l'autopsia sulla salma di Lucio per chiarirne le cause della morte. La Squadra Mobile della Questura di Napoli ha notificato gli avvisi alle parti offese (la moglie dell'ingegnere ucciso lo scorso novembre e le quattro sorelle di quest'ultimo) e all' avvocato del latitante, indagato anche per questa nuova ipotesi di omicidio.
Luca si è reso irreperibile dopo l'emissione nei suoi confronti (il 19 dicembre del 2016) di un'ordinanza di custodia con l'accusa di essere l'assassino del fratello Vittorio, preso a pugni, colpito con decine di coltellate alle spalle, al torace, e infine con un fendente alla carotide che si è rivelato quello fatale.
Il Mattino