Napoli, il maltempo ferma i cantieri: partenza flop tra Chiaia e Vomero

Napoli, il maltempo ferma i cantieri: partenza flop tra Chiaia e Vomero
Partenza flop per i cantieri. L'allerta meteo lanciata dalla Protezione civile blocca le ruspe. Tra i lavori che dovevano partire ieri mattina e che sono slittati a causa del...

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Partenza flop per i cantieri. L'allerta meteo lanciata dalla Protezione civile blocca le ruspe. Tra i lavori che dovevano partire ieri mattina e che sono slittati a causa del brutto tempo anche quelli di corso Vittorio Emanuele e di via Domenico Fontana. Partiranno non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno. Dovrebbe quindi registrare un ritardo di una settimana l'avvio dei lavori in via Fontana, importante strada di accesso alla zona ospedaliera. La ripavimentazione sull'altra semicarreggiata non ancora rifatta (quella in salita) dovrebbe partire non appena sarà concluso l'intervento su via Pigna, dove si è verificato un cedimento nei giorni scorsi. Una volta ultimata via Fontana (che doveva essere già completata il 3 marzo), si metterà mano alla posa della fibra ottica anche nelle altre strade dell'Arenella (da via San Giacomo dei Capri a via Castellino).

 

Il Comune di Napoli, intanto, ha mobilitato gli operai del pronto intervento stradale (Pis) della Napoli Servizi per far fronte al rischio di voragini e buche che potrebbero aprirsi nei prossimi giorni a causa delle forti precipitazioni. Ieri mattina, c'è stato il rendez vous dei dirigenti dei Sat (Servizi Attività Tecniche) delle dieci Municipalità cittadine per approntare il piano anti-buche. Palazzo San Giacomo ha messo in campo, già da un paio di settimane, una task force straordinaria che ha portato importanti risultati, rappezzando strade e piazze dopo le gelate di fine febbraio e l'imperversare di Burian. Già un migliaio le buche ricoperte dalla Napoli Servizi, che ha autorizzato anche gli straordinari pomeridiani per i lavoratori. Il piano proseguirà a tappeto nelle prossime settimane su tutta la città. Il vertice tecnico di ieri mattina è servito anche a coordinare gli interventi attraverso il software del Pis. Un programma informatico che mette in rete tutte le Municipalità. Quando si scova una buca, infatti, il Sat compila un modello nel quale sono indicate la gravità della voragine, la localizzazione e altre informazioni. Dopodiché, il Pis, accedendo al software, è in grado di effettuare gli interventi di riparazione con le singole squadre, in base alle priorità. «Attualmente - spiega Andrea De Giacomo, amministratore unico della Napoli Servizi - abbiamo 10 squadre di operai Pis, una per Municipalità, 3 della Protezione Civile e una jolly. In totale, 67 unità lavorative, di cui 48 sulle Municipalità, e 12 h24 sulla protezione civile. Il servizio di pronto intervento è stato rafforzato rispetto al passato. Le squadre prima lavoravano solo la mattina, noi abbiamo esteso gli orari di intervento anche al pomeriggio, tramite lo straordinario. Le tecniche utilizzate per le riparazioni sono di due tipi: quella a freddo quando piove, eseguita dalla Protezione civile, e quella a caldo delle Municipalità». Dal 28 febbraio al 7 marzo, gli operai della Napoli Servizi hanno eseguito 347 interventi su 1.562 buche, 129 rappezzi, 14 voragini, 11 ripristini transennamenti, 42 transennamenti. Mentre negli ultimi giorni sono stati autorizzati 80 operai per 245 ore di straordinario. E sono stati realizzati interventi con asfalto a caldo con colate di 100 metri cubi di cemento, nella fase pomeridiana con il personale straordinario. «Complessivamente - aggiunge De Giacomo - al netto delle piogge che hanno impedito alle squadre di lavorare, nel 2018 i lavori di riparazione del manto stradale sono aumentati di quasi il 40 per cento rispetto allo scorso anno». «Sulla riparazione delle buche, meglio tardi che mai - commenta Nino Simeone, presidente della commissione Lavori Pubblici - Forse sarebbe stato opportuno cominciare prima a coordinare gli interventi». A proposito di mobilità. Ieri l'assemblea del Consorzio Unico Campania ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2017. È sul fronte degli introiti che il Consorzio ha raggiunto i risultati più ragguardevoli: dopo aver messo alle spalle il periodo di crisi profonda che, fino al 2013, aveva portato a perdite sistematiche di introiti nell'ordine di 10 milioni, si è assistito ad una costante crescita degli introiti. «Ma l'obiettivo del Consorzio - ha sottolineato il presidente Gaetano Ratto - è continuare, in maniera capillare, la lotta contro l'evasione».

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Il Mattino