OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Si è conclusa ieri la due giorni della Napoli Sup race, promossa dalla Federazione Fisw, accolta nello specchio di mare che abbraccia la Rotonda Diaz, l'arena naturale che negli ultimi anni si è trasformata in un luogo simbolo dello sport internazionale. Protagoniste assolute di questo sport dunque, che affonda le sue radici nel passato, sono una tavola più grossa e più lunga rispetto a quella classica del Surf e la pagaia. Sup infatti è un acronimo e sta per "stand up paddle", gli atleti stanno in piedi su una tavola e si spostano utilizzando una pagaia in acqua. La sede operativa della Napoli Sup, l'unica scuola federale in città, si trova a due passi dallo storico Giuseppone a mare in via Ferdinando Russo, 18: «Questo è uno sport adatto a tutti i mesi dell'anno - ha spiegato Gianluca Vosa Caprioli, presidente Sup Napoli - e la nostra città grazie al suo clima mite è perfetta per accogliere atleti di tutte le età. È una disciplina completa che allena tutti i muscoli del corpo».
Il Sup attira sempre più giovani ma non solo. Tante le categorie in gara nella due giorni partenopea che ha coinvolto più di cento atleti e appassionati che si sono sfidati fino all'ultimo colpo di pagaia. «Tutti possono iscriversi e partecipare ai corsi - ha aggiunto Vosa Caprioli - abbiamo i più giovani che hanno 12 anni e soci di 60 e 70 anni.
Un impegno che ha visto l'assessore allo sport della I Municipalità in prima linea: «Con Benedetta Sciannimanica ci tenevamo particolarmente ad organizzare questa tappa nella nostra città - ha sottolineato la presidente Giovanna Mazzone - spesso non sfruttiamo al meglio le straordinarie possibilità che il nostro mare ci offre, non riuscendo a vivere a pieno gli sport acquatici. È una disciplina che sta spopolando in tutto il mondo e ci auguriamo che la Napoli Sup race diventi un appuntamento fisso».
Uno sport acquatico dunque in grande crescita e che è pronto a debuttare alle prossime Olimpiadi 2024. Numeri che sono destinati a crescere sempre più, calcolando che ad oggi a Napoli si formano circa 200 atleti coinvolgendo più di 30 istruttori. Una passione che Vosa Caprioli, di professione biologo molecolare, ha trasformato in un secondo lavoro. Con una rosa di 7 ragazzi under 12, il numero uno della Napoli Sup pensa già al futuro: la speranza è preparare i giovani atleti per farli partecipare a competizioni internazionali tra qualche anno. Intanto tra una gara e un allenamento la Napoli Sup accoglie e guida i turisti lungo le coste ammalianti di Posillipo: da Villa Lauro a Palazzo Donn'Anna, dal Palazzo degli Spiriti alla Gaiola, sulla tavola con la pagaia alla scoperta del mare di Napoli.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino