«Il Pd deve far tesoro del passaggio che sta vivendo, sapendo che il 4 marzo siamo stati sconfitti. Bisogna prepararsi bene a un'attività di minoranza che vuole...
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«Se vinci e non riesci a governare saranno i cittadini a chiederne conto» ha detto ancora Martina, parlando all'assemblea del circolo del Pd di Fuorigrotta, a Napoli. «Oggi Di Maio ha detto che per la lista dei ministri ne parla con il presidente della Repubblica: troppa grazia», ha aggiunto. «Qualcuno ricordi a Di Maio che c'è una Costituzione», ha concluso.
Poi il reggente del Pd ha chiesto «a tutti un atto di responsabilità, uno scatto in avanti. Dobbiamo essere all'altezza del tempo che stiamo vivendo. Vale per il Pd a livello nazionale, ma anche per i territori. Lasciamo da parte le tensioni e costruiamo insieme una stagione di impegno».
Infine un'analisi del voto. «Dobbiamo rivolgerci a tutti i cittadini e dire chiaramente che abbiamo capito il messaggio del 4 marzo e vogliamo rilanciare il nostro impegno quotidiano con grande umiltà e determinazione. Il Pd rimane una comunità di uomini e donne al servizio del Paese» ha detto Martina che poi ha aggiunto. «Bisogna uscire dalle nostre dinamiche e dai nostri dibattiti troppo spesso autoreferenziali e fare un lavoro nella società, nei territori, per accompagnare i bisogni, stare accanto a chi soffre. Non fare come i nostri avversari, che raccontano risposte semplici, ma stare accanto alle persone. Questo è il primo dovere della politica e del Pd». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino