Ancora un'aggressione ai danni di un minore, e di nuovo in azione le baby gang. Napoli si risveglia nella fase liberatoria dal lockdown con i problemi di sempre, che a ben...
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Sulle tracce dei giovanissimi aguzzini è ora la Polzia di Stato. Indagini condotte dalla sezione minori della Squadra mobile della Questura.
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Tutto si consuma in una manciata di secondi, che purtroppo lasceranno però il segno nella vita di Alfredo (lo chiameremo così, con nome di fantasia), 16enne bravo ragazzo, studente modello e figlio di buona famiglia che abita nella zona di via Matteo Renato Imbriani. Poco dopo l'una della notte tra giovedì e venerdì Alfredo torna a casa dopo aver partecipato ad una festa con gli amici di sempre e di scuola. Sui suoi passi incrocia però tre bulli, anch'essi giovanissimi, i quali iniziano a prenderlo in giro.
Poi dalle parole si passa alle mani: e giù ceffoni, sputi e volgari insulti. Istintivamente il 16enne reagisce, ed è a quel punto che uno degli aggressori estrae dalle tasche un temperino; la lama sfiora pericolosamente la gola della vittima, e poi si conficca nel sopracciglio dell'occhio destro. Solo questioni di millimetri, e il povero Alfredo avrebbe rischiato di perdere l'occhio.
I vigliacchi aggressori a quel punto fuggono. Scattano i soccorsi e il 16enne viene ricoverato al pronto soccorso del vecchio Pellegrini.
Qui i medici suturano la ferita e dichiarano fuori pericolo Alfredo. Indagini in corso per identificare i bulli della baby gang. Sempre l'altra notte altre coltellate in pieno centro storico: due peruviani regolarmente residenti in città sono stati accoltellati - fortunatamente in maniera non grave - in vico Concordia, ai Quartieri spagnoli. Anche in questo caso indaga la Polizia di Stato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino