Napoli dimentica i suoi eroi. L’ "Ara votiva per i caduti della patria" meglio nota come “Mausoleo Posillipo” è un piccolo angolo di paradiso perduto immerso...
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Qui sono custodite le spoglie dei caduti della Prima e Seconda Guerra mondiale, compresi gli eroi delle Quattro Giornate che liberarono la città dai tedeschi. E Napoli li ha voluti omaggiare, destinando loro l’edificio monumentale progettato da Alfonso Guerra tra il XIX e il XX secolo, su richiesta di Matteo Schilizzi.
Un sacrario considerato a ragione uno dei più ambiziosi esempi di stile neo-egizio in Italia.
Peccato che una delle più importanti opere architettoniche della città e luogo di memoria, versi oggi in uno stato di completo abbandono.
Pareti scrostate dalle importanti infiltrazioni d’acqua piovana, calcinacci a terra e transenne ovunque. Persino i nomi sulle tombe in alcuni casi non sono leggibili e in un angolo di una delle tante finestre rotte dalle intemperie compare addirittura un alveare.
Questo è lo spettacolo indecoroso che si presenta a chi visita il Mausoleo Schilizzi.
«La sofferenza è tanta nel constatare il completo abbandono della città di Napoli. Sono legato a questo monumento per una questione affettiva, perché qui portarono mio fratello ma è altrettanto importante mantenere viva una memoria storica. Se non si ricorda il passato non c’è futuro» commenta il fratello di Salvo D’Acquisto, Alessandro, che questa mattina, insieme ad una delegazione di ex allievi della Nunziatella, ha accompagnato il Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti, il generale Rosario Aiosa, per una visita conoscitiva sullo stato del Mausoleo.
Presente anche il Dirigente dei servizi cimiteriali del Comune di Napoli, Andrea De Giacomo che ha commentato così: «Bisognerebbe intervenire con una manutenzione straordinaria ma da soli non ce la potremmo fare, ci vorrebbero almeno 4 milioni per poter avviare l’intervento di riqualificazione e non bisogna dimenticare che a Napoli i cimiteri sono ben dodici. Una soluzione potrebbe essere quella di una collaborazione con il ministero della Difesa per poter trovare delle fonti di finanziamento spendibili per valorizzare questo importante monumento».
Sulla carta, infatti, un progetto di riqualificazione c’è e risale al 2006 diretto dall’architetto Marco Dezzi Bardeschi, che ha illustrato agli ospiti presenti le caratteristiche del monumento, ma ad oggi ancora mancano i finanziamenti. E così ad ammirare il panorama che si gode dalle terrazze del Mausoleo restano solo le api. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino