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Nel corso degli anni l'ex magazzino comunale in via Argine a Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli, è stato usato per abbandonare diverse tonnellate di rifiuti che, ora, dovranno essere smaltite. A distanza di tempo si avvia la bonifica degli spazi ma prima ancora è necessario mettere in sicurezza la struttura compromessa dall'incuria e dagli incendi.
Le verifiche hanno permesso di stimare che nei locali del bene pubblico posto tra via Argine e via delle Industrie sono stati sversati circa cento tonnellate di residui di demolizione e lavori edili, cento tonnellate di terreno e altri cento di rifiuti urbani. A terra anche imballaggi, legno, plastiche, pneumatici e guaine - che insieme raggiungo quasi dieci tonnellate - e materiale in amianto. Per le operazioni di caratterizzazione, rimozione, trasporto e smaltimento il Comune di Napoli spende oltre 162mila euro. Le attività sono state ora ufficialmente affidate all'azienda pubblica Asìa Napoli che, a sua volta, assegna il compito a una ditta esterna specializzata.
L'ex magazzino comunale versa in uno stato di accentuato degrado: di qui la necessità di verifiche sullo stato di conservazione e la conseguente messa in sicurezza. Per tali operazioni si spendono altri 91mila euro. É quanto deciso da Palazzo San Giacomo in risposta a quanto richiesto all’autorità giudiziaria che, nei mesi scorsi, ha deciso di sequestrare l'immobile per l'improprio utilizzo da parte di ignoti.
Ignoto è anche il destino dell'immobile comunale. In disuso da anni, esso è stato messo all'asta nel 2018 senza risultare appetibile per il mercato immobiliare privato. Quindi l'ex archivio è passato nel dimenticatoio così come tante altre strutture della zona orientale di Napoli.
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