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Ancora violenza all'ombra della statua di Garibaldi. Poco dopo le 15 il quartiere Vasto è stato teatro di una ennesima battaglia a suon di schiaffi, calci e pugni. Una rissa scatenata da almeno due diversi gruppi di extracomunitari che, dopo una "prima fase" di insulti, sono passati alle vie di fatto dando vita ad una nuova violenta rissa nel quartiere. Le violenze sono cominciate a via Firenze e sono proseguite su via Torino, via Palermo e via Bologna, dove gli animi sono andati via via calmandosi. I residenti hanno assistito attoniti dai balconi alla scene di violenza che hanno visti coinvolti almeno una ventina di persone ed hanno immediatamente allertato le forze dell'ordine.
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«Con tutti i problemi che ha la nostra città, a cominciare dal Covid che ci sta praticamente mettendo in ginocchio - denuncia Adelaide Dario del comitato Vasto-Nolana - ci chiediamo se sia normale assistere a scene di violenza come quelle a cui abbiamo assistito oggi. Diversi gruppi di persone si sono affrontati in strada, quasi tutti senza mascherine, e i residenti sono stati costretti ad allontanarsi o a rinchiudersi in casa.
Erano ormai diversi giorni che non si registravano violenze - eccetto l'aggressione di un gruppo di nigeriani ai danni delle forze dell'ordine nel borgo Sant'Antonio nel quartiere-polveriera per eccellenza. La convivenza tra la folta comunità di extracomunitari e gli italiani, complice le limitazioni imposte dal Covid, sembrava aver conosciuto una nuova fase di tolleranza reciproca ma, purtroppo, i fatti di oggi hanno imposto una ennesima battuta d'arresto al complicato dialogo inter-etnico. Alla vasta - e variegata anche dal punto di vista religioso - comunità di extracomunitari si oppone con sempre maggiore compattezza la comunità dei napoletani stanchi di intemperanze e violenze che contribuiscono a rendere il quartiere invivibile. Il mancato rispetto del distanziamento sociale e dell'obbligo di mascherina, inoltre, rappresenta un ennesima occasione di "frizioni" tra gli italiani ligi al rispetto delle regole e gli stranieri che sembrano essere immuni alle regole della normativa anti contagio.
I cittadini che assistevano impotenti dai loro balconi alle violenze non si sono limitati, come ormai di consueto, a girare immagini e a diffonderle sui social. In molti hanno tentato più volte di ricondurre alla ragione i "duellanti" ma, stando a qualche intimorito testimone che ha preferito mantenere l'anonimato, avrebbero ricevuto in cambio solo insulti e minacce.
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