Agguato di camorra a vico Cotugno a Miano, periferia di Napoli, in quello che è da sempre il fortino del clan Lo Russo. Due le persone uccise: Salvatore Corrado, 37...
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Accanto ai due corpi, davanti al portone di una casa di edlizia popolare, è stato ritrovato uno scooter: è probabile che le due vittime fossero in sella al mezzo. Sul posto è giunta la polizia.
I killer sono entrati in azione alle 16, mentre alcuni bambini giocavano a calcio in quello stesso vicolo cortile. Dei killer nessuna traccia: dopo aver fatto fuoco ripetutamente i sicari si sono allontanati e, al momento, non si sa se in sella ad una motocicletta o con una vettura. Ameno otto i colpi esplosi.
Salvatore Corrado era destinatario di una «nota di rintraccio» perché, come si apprende dagli investigatori, si sarebbe allontanato arbitrariamente da una casa di lavoro in Abruzzo. I killer hanno atteso le due vittime non lontano da un caseggiato al lotto 11 e hanno hanno iniziato a far fuoco. Forse Sabatino e Corrado erano in sella ad uno scooter e, invano, avrebbero cercato scampo.
A condurre le indagini sono gli agenti della squadra mobile di Napoli che battono tutte le piste. La polizia scientifica ha rinvenuto a terra 8 bossoli molto probabilmente esplosi da due armi diverse.
Nella zona dove è avvenuto l'agguato è stato attivo per anni il potente clan Lo Russo, detto dei Capitonì, con interessi anche in diversi settori economici. Un clan che però è stato decimato, anche di recente, da numerosi arresti eseguiti dalle forze dell'ordine. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino