Napoli, Migliore in campo alle primarie: è già cominciata la corsa a sindaco

Napoli, Migliore in campo alle primarie: è già cominciata la corsa a sindaco
«Ricomincio da Napoli», disse a febbraio del 2015 mentre saliva sul van Vaimò al Rione Sanità poi rimesso in garage dopo una chiacchierata con Matteo...

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«Ricomincio da Napoli», disse a febbraio del 2015 mentre saliva sul van Vaimò al Rione Sanità poi rimesso in garage dopo una chiacchierata con Matteo Renzi a Palazzo Chigi. All'epoca si trattava di primarie per le elezioni regionali poi vinte da Vincenzo De Luca contro Andrea Cozzolino, ora per Gennaro Migliore quel «ricomincio da Napoli» potrebbe essere un claim più aderente alla realtà.

 
Certo, è presto per azzardare candidature, alleanze, scenari politici per le Comunali del 2021 ma il deputato ex vendoliano sta radunando i suoi per organizzarsi con la prospettiva di giocare un ruolo politico di primo piano. «Sono da sempre attento alle questioni che riguardano la mia città», si limita a dire adesso Migliore. Naturale reazione ad un'indiscrezione fondata sull'incrocio di alcuni elementi. L'idea è partecipare alle primarie che il centrosinistra verosimilmente organizzerà per scegliere l'aspirante sindaco che dovrà succedere a quel Luigi de Magistris che, dopo due mandati, non potrà più ripresentarsi. 

L'appuntamento imminente sono le Regionali: si vota tra un anno e tutto lascia pensare che l'uomo del centrosinistra sarà ancora una volta il governatore uscente De Luca. Si potrebbero dunque incastrare le tessere di un puzzle molto complicato e destinato a modificarsi comunque dopo l'estate, soprattutto nel caso di elezioni politiche anticipate. De Luca ha bisogno di un suo uomo a Palazzo San Giacomo, un fedelissimo sullo stile di Rosetta Iervolino per Antonio Bassolino. Da questo punto di vista sembra in pole position l'amministratore di Eav, Umberto De Gregorio, che però vede calare la sua popolarità per i continui disservizi della Circumvesuviana che dovrebbe essere invece il suo biglietto da visita. In questo cuneo d'ombra, si potrebbe inserire Migliore con un accordo interno al Pd. Nato sotto l'ala di Fausto Bertinotti in Rifondazione comunista per il quale è stato consigliere comunale, responsabile esteri e deputato, poi è passato nei dem tra i renziani. Quelli che ora si contano sulle dita di una mano, ma Migliore non ha dissipato la tela di rapporti sul territorio ed altri conta di costruirli strada facendo. Un nome autorevole e spendibile per il centrosinistra, nonostante i suoi cortesi dinieghi, è quello del deputato Paolo Siani, pediatra lontano dalla politica attiva prima che Renzi gli chiedesse di scendere in campo.


Tra le candidature possibili per il Comune, voce in capitolo proverà ad averla la cosiddetta società civile. «Insieme per Napoli» dell'avvocato Gaetano Brancaccio, già candidato alle comunali nella lista civica di Valeria Valente, sta muovendo passi in tal senso. Il primo, costruire una rete per il territorio. Le associazioni che compongono la rete Insieme per Napoli si sono coordinate su alcuni temi che riguardano il rilancio e lo sviluppo della città, sotto il cappello di valori comuni. «Siamo partiti dalla considerazione che la città abbia la necessità di recuperare il tempo e il terreno perduto rispetto ad altre realtà italiane, attraverso il coinvolgimento diretto della società civile, dei cittadini e delle competenze, ma soprattutto attorno all'idea che il nostro territorio debba fare squadra, partendo dal basso», spiega. Molto presente sui social network e sui media tradizionali, Brancaccio cerca di focalizzare l'attenzione sui temi, dalla polemica su Monumentando al debito in bilancio. L'ambizione è dare vita ad una rete inclusiva a sostegno di tutte le associazioni e le realtà rappresentative presenti sul territorio «in modo da creare sinergie e collegamenti tra i vari comuni al fine di elaborare una strategia di sviluppo condivisa. I cittadini devono tornare ad essere protagonisti e per farlo dobbiamo agire insieme». A sinistra, avrà un peso notevole il posizionamento di ciò che un tempo era definibile come maggioranza arancione. L'erede, come lo ha chiamato il segretario di Dema Enrico Panini, sarà l'assessore Alessandra Clemente o il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani, radici nei centri sociali associate però ad un verificato pragmatismo da amministratore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino