Arriva l'ok della Sovrintendenza alla proroga per più di mille occupazioni di suolo pubblico. La nuova scadenza è fissata al 30 aprile 2019. Fino ad oggi, dal 31...
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Entro sette giorni dovrebbe poi andare in giunta la delibera con la quale si regolarizzeranno tutte le posizioni di bar e ristoranti, circa un migliaio. In questo periodo di vuoto amministrativo diversi gestori hanno comunque continuato a tenere sgabelli, sedie e gazebo all'esterno dei locali, con la speranza di non incappare nei controlli della polizia municipale. L'atto che la giunta dovrà licenziare è in queste ore all'attenzione degli uffici della polizia amministrativa di Palazzo San Giacomo, che stanno decidendo se far rientrare nella nuova proroga solo i locali che avevano già usufruito della vecchia (scaduta a ottobre), o consentire l'accesso a tutti, comprese le nuove attività e chi ha presentato la domanda di concessione di suolo fino a fine novembre, se non addirittura dicembre. «Bisogna considerare che a Napoli ogni anno - spiegano dal Comune - raddoppia il numero delle attività di ristorazione o bar che si aprono e questo grazie sicuramente anche al flusso turistico. Molti imprenditori, infatti, decidono di aprire nuove attività, mentre altri investono per allargare la propria occupazione di suolo. In entrambi i casi i proprietari devono presentare la domanda per l'occupazione suolo».
In tutta la città, da Chiaia al centro storico, sono poco più di duemila le occupazioni di suolo tra quelle già rilasciate e in giacenza. Mentre quelle in vigore, non soggette a proroga, sono circa la metà. Si tratta di tutte quelle concessioni pluriennali, di durata triennale o quadriennale, assegnate precedentemente rispetto all'accordo sottoscritto da Comune e Sovrintendenza (10 aprile 2017), grazie al quale venne deciso di ridisegnare, attraverso elaborati cartografici, gli spazi pubblici della città interni al perimetro del centro storico Unesco, nel rispetto dell'immagine e della tradizione architettonica, storica e culturale. Durante la riunione in Sovrintendenza di mercoledì sono stati anche presentati i primi risultati del tavolo tecnico tra Comune e dipartimento di Architettura della Federico II, incaricato appunto di ridisegnare i dehors delle varie zone d'ambito. L'area presa in considerazione, per il momento, è quella che va dai baretti di Chiaia a via Foria, passando per via Toledo e centro storico. «Entro aprile saremo pronti - evidenziano dal Municipio - già con le prime cinque, sei zone. In modo tale che alla scadenza dell'ennesima proroga si possa già cambiare il volto della città». In pratica per la prossima estate spunteranno i primi gazebo, tavolini e sedie previste nei progetti, a seconda dei differenti ambiti omogenei. I progetti andranno comunque validati dalla Sovrintendenza, dopo apposita delibera di giunta comunale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino