Lutto nel Tribunale di Napoli: è morto il procuratore aggiunto Beatrice, fu il pm di Calciopoli

Lutto nel Tribunale di Napoli: è morto il procuratore aggiunto Beatrice, fu il pm di Calciopoli
Un tribunale ammutolito, volti contratti dal pianto nelle aule di giustizia, udienze sospese per qualche minuto. In Procura...

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Un tribunale ammutolito, volti contratti dal pianto nelle aule di giustizia, udienze sospese per qualche minuto.


In Procura sguardi bassi, senso di impotenza.

Filippo Beatrice è morto questa mattina presto, lasciando una moglie - Ida Frongillo, pm nella Procura di Napoli - è due figli. E lasciando una sensazione di vuoto in tutti quelli che hanno avuto modo di conoscerlo in questi anni. Colleghi, avvocati, personale di pg e amministrativi restano senza parole per la scomparsa di Beatrice. Aveva 58 anni, da quasi quattro anni si batteva con tutte le sue forze e con la pienezza della propria dignità contro una terribile malattia. Aveva continuato a lavorare fino a qualche mese fa, riuscendo a garantire equilibrio e competenza nel difficile ruolo di capo del pool anticamorra di Napoli. 

Persona serena, mai un momento di arroganza nei confronti dei suoi interlocutori, profondamente dedito al lavoro, tra i massimi esperti in Italia della materia che trattava, a partire dal riciclaggio internazionale alle indagini in materia patrimoniale, Filippo Beatrice si era speso nella lotta ai clan, nel contrasto al crimine organizzato. Sue le indagini contro l’alleanza di Secondigliano, centinaia gli arresti a carico di killer, boss e gregari sistematicamente confermati da condanne passate in giudicato.

Aveva firmato l’inchiesta sul riciclaggio dei magliari in tutto il mondo, vicenda dalla quale Saviano ha tratto un capitolo di Gomorra, anche se è impossibile ripercorrere le tappe di una carriera costellata da indagini e processo. Nel 2006, assieme al collega Giuseppe Narducci, aveva firmato l’inchiesta Calciopoli, che ha dato una spallata al cosiddetto sistema Moggi, riuscendo sempre a conservare la sua riservatezza e il suo basso profilo rispetto alle chimere mediatiche.

Tutta la comunità giudiziaria, a partire dal capo della Procura Gianni Melillo e dai suoi vice, si stringe attorno alla moglie e ai figli.


I funerali giovedì mattina alle 10.30, in zona Cappella Cangiani, chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino