Napoli, 34enne muore dopo notte al freddo in ospedale: «Era accanto ad una finestra rotta»

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La polizia sta indagando sulle circostanze della morte un uomo di 34 anni, Ernesto Biancolino, morto all' ospedale «San Giovanni Bosco» di Napoli, dove era stato ricoverato la sera del 2 febbraio. Biancolino, che accusava dolori in tutto il corpo, dopo una visita dal medico di base la mattina del 2 febbraio - che gli aveva diagnosticato l' influenza, con una leggera bronchite, e prescritto alcuni farmaci, la mattina del 2 febbraio - si era sentito male e verso le 22 era stato accompagnato al «S. Giovanni Bosco» da un' ambulanza del 118.







Secondo quanto denunciato dal padre, Vincenzo, 64 anni, il 34enne ha trascorso la notte su una barella accanto ad una finestra rotta, dalla quale entrava pioggia e vento, coperto da alcuni cartoni. La mattina del 3 febbraio, il padre di Biancolino ha chiesto l'intervento delle forze dell' ordine. «Aveva un braccio congelato», hanno detto i genitori alla polizia.





Sul posto è intervenuta una volante della polizia ed il 34enne era stato spostato dietro una parete divisoria. Il 4 febbraio, dopo le insistenze dei familiari Ernesto Biancolino, che era sposato e padre di un bambino di 7 anni, è stato trasferito in rianimazione, dove è morto ieri mattina.



Secondo i medici i polmoni erano ormai compromessi. Per i genitori il 34enne si era congelato restando una notte sotto la finestra rotta mentre il condizionatore d'aria dell' ospedale, fuori uso, emetteva aria fredda. Sulla denuncia indagano gli agenti del commissariato San Carlo Arena.






I legali della famiglia di Ernesto Biancolino, avvocati Angelo e Sergio Pisani hanno chiesto il sequestro della cartella clinica del 34enne, che è stato già eseguito dalla polizia, e l'esecuzione dell' autopsia. La salma del 34 enne, è stata trasferita all' obitorio del Policlinico della Federico II in attesa delle disposizioni della magistratura. «Quando abbiamo raccolto la denuncia dei genitori - afferma l' avv. Angelo Pisani - ci sentiamo sentiti gelare il sangue nelle vene». Un filmato girato dai genitori di Ernesto Biancolino che documenterebbe le condizioni di ricovero del figlio è stato consegnato agli inquirenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino