Morto il vigilante aggredito in metro: «Ora atti concreti, non parate inutili»

Morto il vigilante aggredito in metro: «Ora atti concreti, non parate inutili»
«È una bruttissima giornata. Sono molto triste perchè un uomo di 52 non c'è l'ha fatta dopo aver combattuto fino alla fine per poter...

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«È una bruttissima giornata. Sono molto triste perchè un uomo di 52 non c'è l'ha fatta dopo aver combattuto fino alla fine per poter riabbracciare i propri cari». Lo dichiara il presidente della commissione Trasporti del Comune di Napoli, Nino Simeone. «Francesco Della Corte è morto, vittima di una brutale aggressione, mentre svolgeva il proprio lavoro di vigilantes presso la metropolitana di Piscinola. Svolgere questo compito - aggiunge Simeone - è complicato, difficile e rischioso, ma non si può morire in questo modo per portare a casa uno stipendio sicuramente non adeguato al rischio che si corre. Sono ancora sconosciute le cause della mortale aggressione, e mi sento vicino alla famiglia , alla moglie e ai figli. La mia solidarietà va a tutti i lavoratori dell'indotto Anm e nello specifico a quelli della vigilanza e guardiania. Sono mesi che denuncio le aggressioni di cui sono vittime tutti i lavoratori Anm e soprattutto quelli che hanno il contatto diretto con l'utenza; mi riferisco in particolare ad autisti, controllori, agenti di stazione e operatori di esercizio».


«Sono certo che il prefetto e le forze dell'ordine si impegneranno al massimo, pur consapevole dei pochi uomini a disposizione, per garantire adeguati livelli di sicurezza sui mezzi di trasporto e nelle strutture; occorre che, soprattutto sulle linee ad alta densità passeggeri, ci sia una maggiore attenzione visti i frequenti episodi delinquenziali che vedono coinvolti oltre che il personale addetto, anche gli stessi utenti. Ribadisco le mie più sentite condoglianze e la mia vicinanza ai cari di Francesco e al contempo mi aspetto atti concreti e non inutili parate», conclude Simeone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino