Cicchetto a un euro, cresce l'allarme tra i giovani nella movida di Napoli

Cicchetto a un euro, cresce l'allarme tra i giovani nella movida di Napoli
Nelle zone della movida, ma non nei punti di maggiore affluenza. Lontano dalle attività notturne più conosciute e quindi in vista, ma nelle stradine dove spuntano...

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Nelle zone della movida, ma non nei punti di maggiore affluenza. Lontano dalle attività notturne più conosciute e quindi in vista, ma nelle stradine dove spuntano baretti e localini pronti ad aprire i rubinetti dell'alcol per pochi spiccioli. E' il mondo del «cicchetto a un euro», della consumazione praticamente regalata, dove nel fine settimana si raggruppano ragazzini con pochi soldi da spendere e alcol sempre più scadente e quindi pericoloso nel bicchiere. Nei giorni scorsi sono stati intensificati i controlli della Polizia Municipale, che con l'Unità Operativa Tutela Minori del capitano Giuseppe Cortese sta passando in rassegna le aree grigie della movida, frequentate da giovanissimi che a volte non raggiungono i 14 anni.


«Capita', ve lo giuro, ero sicuro che 18 anni già li aveva fatti». Scuse del genere sono un classico per le forze dell'ordine, quando il controllo becca un ragazzino che sta svuotando il bicchiere a pochi passi da un locale. E qualche volta il dubbio potrebbe anche essere sincero. Ma il più delle volte quelle facce da bambino confermano che è soltanto l'estremo tentativo di evitare la multa o, quando il giovane cliente di anni ne ha meno di 14, direttamente la denuncia penale. Il must è quello pubblicizzato sui cartelloni dei baretti: il cicchetto a un euro, offerta speciale a 5 euro insieme al cocktail.

Ma non manca anche chi preferisce portarsi la bottiglia di superalcolico, da bere da sola o da aprire insieme allo spumante in caso di festeggiamenti in strada: un litro di vodka, da «ammazzare» con bevande dolci o gasate, costa meno di 10 euro. E che, spesso, finisce come il ragazzino di 15 anni che pochi giorni fa è finito in ospedale, quasi svenuto dopo aver bevuto con gli amici in piazza del Gesù.
 
Le zone dove si stanno concentrando i controlli della Polizia Municipale, con una decina di interventi e relative multe nelle ultime settimane, sono quelle della «periferia della movida», ovvero le aree più decentrate rispetto a quelle dove normalmente si concentra il grande flusso di avventori: per il Vomero e l'Arenella le vicinanze di via Aniello Falcone verso piazzetta Nino Taranto, piazza Quattro Giornate, piazza Medaglie d'Oro, piazza degli Artisti, piazza dell'Immacolata e San Martino, per il centro storico la zona di piazza del Gesù e i vicoletti tra le piazze, per l'area delle discoteche, invece, i «punti di raccolta» dei giovanissimi sono lungo le strade che portano a Coroglio da Bagnoli e Pozzuoli.


Parallelamente, proseguono i controlli nei locali per verificare il rispetto delle autorizzazioni. Gli agenti dell'Unità Operativa Chiaia, nella zona dei Baretti, hanno sanzionato un locale di via Bisignano ed uno di via Ferrigni per mancanza del nulla osta per impatto acustico e uno in vico Belledonne per inosservanza delle prescrizioni in quanto diffondeva musica udibile all'esterno con le porte del locale aperte. In via Ferrigni è stato sequestrato penalmente il soppalco di un'attività, costruito di recente, perché non a norma e realizzato abusivamente; la zona era usata per far accomodare i clienti malgrado non fosse compresa nei luoghi per la somministrazione: il titolare è stato multato per 5mila euro. In via Filangieri e piazza Sannazaro altri due locali sono stati multati per problematiche relative all'impatto acustico e in via Santa Lucia è stato sanzionato un ristorante.
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Il Mattino