Napoli, la movida anticipa al tramonto: aperitivo tra amici da piazza Bellini al Lungomare

Scene di assembramento a piazzetta Nilo
In molti temevano, per il primo weekend della fase 2, una invasione notturna delle strade del centro storico da parte di giovani e giovanissimi a caccia di spritz, alcolici e...

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In molti temevano, per il primo weekend della fase 2, una invasione notturna delle strade del centro storico da parte di giovani e giovanissimi a caccia di spritz, alcolici e divertimento. Invece ieri sera le strade abitualmente battute dai flussi di ragazzi nei fine settimana erano completamente deserte. In una piazza San Domenico totalmente vuota troneggiavano solo i cassonetti completalmente stracolmi. Situazione molto simile a piazza Bellini, presidiata dai militari dell'esercito, insieme agli uomini della polizia municipale, proprio per scongiurare eventuali assembramenti.

 
Tutto bene dunque? Non proprio. La movida napoletana, ben lungi dall'essere scomparsa, ha semplicemente modificato i suoi orari. Ieri già dal primo pomeriggio fiumane umane affollavano il lungomare di Napoli. Nel tardo pomeriggio affollatissime anche le strade e le piazze del centro storico della città. A piazza Bellini gruppi di giovani - rigorosamente senza mascherina o con mascherina abbassata - affollavano gli spazi per consumare i loro spritz e i loro aperitivi. Tra piazzetta Nilo e piazza San Domenico qualcuno ha addirittura improvvisato un mini concerto con chitarra e casse. Affollamento anche nella centralissima piazza Dante anche se, probabilmente a causa degli spazi più ampi, è stato più facile mantenere le distanze. 
 
Un liberi tutti mascherato che rischia di far riprecipitare la città nella fase 1. Lo stesso presidente della Regione Vincenzo De Luca, nel corso della sua diretta social del venerdì, aveva invitato i cittadini, in particolare i giovani, a rispettare il distanziamento sociale e ad indossare la mascherina per proteggere se stessi e gli altri. Appello, lo dimostrano le scene di piazze iperaffollate, caduto puntualmente nel vuoto.

«Nonostante il Coronavirus la movida selvaggia non è sparita - spiega Gennaro Esposito del Comitato Vivibilità Cittadina - si è semplicemente spostata di orario. Adesso i giovani affollano le strade a partire dalle sette di sera fino alle nove. In quelle due ore è possibile assistere a scene di assembramento, a giovani che si abbracciano e socializzano senza indossare la mascherina e fin anche a concertini improvvisati da parte di suonatori improvvisati. Dobbiamo notare - prosegue - anche i comportamenti scorretti da parte di alcuni esercenti che non vendono da asporto e su prenotazione come prescrive il decreto della Regione, ma vendono praticamente a tutti i passanti». 
 
Problemi anche al Vomero dove, dopo ripetute segnalazioni dei residenti, gli uomini della polizia municipale comandati dal Capitano Frattini sono intervenuti in forze per sgomberare i maxi assembramenti che si registravano a via Aniello Falcone, nella zona dei baretti. 


«Gli assembramenti visti nei giorni scorsi mi hanno stupito - spiega Mauro Boccassini del Comitato Aniello Falcone - confidavo in un senso di responsabilità e cautela maggiori. Ringraziamo le forze dell'ordine per l'attenzione verso la strada, ma abbiamo il timore che appena riapriranno i baratti la situazione diventerà ingestibile e rischiosa. La verità è che in questo periodo anche solo parlare di ripresa della movida, fenomeno che per sua stessa natura si basa sulle folle, è da incoscienti».. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino