Napoli, Quarta Municipalità: il presidente Perrella scioglie la giunta

Napoli, Quarta Municipalità: il presidente Perrella scioglie la giunta
Il presidente della Quarta Municipalità di Napoli (San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale) Gianpiero Perrella ha azzerato la sua Giunta revocando con un...

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Il presidente della Quarta Municipalità di Napoli (San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale) Gianpiero Perrella ha azzerato la sua Giunta revocando con un decreto le deleghe agli assessori e al vicepresidente. La decisione di Perrella arriva «a seguito delle difficoltà riscontrate negli ultimi mesi ad approvare importanti atti deliberativi in consiglio di Municipalità per la mancanza di una maggioranza».


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Nei prossimi giorni Perrella nominerà una nuova Giunta. Perrella è stato eletto nel 2016 con una maggioranza composta dalla lista «La Città», facente capo al consigliere comunale David Lebro poi uscito dalla maggioranza a sostegno del sindaco de Magistris e avvicinatosi al governatore campano Vincenzo De Luca, dai Verdi e dalle liste «Bene Comune», «De Magistris sindaco» e «Dema», queste ultime diretta emanazione del primo cittadino.

Proprio con i consiglieri di quest'ultimo gruppo sono stati registrati gli attriti più profondi: «In questi anni - spiega Perrella - ho tentato in tutti i modi di preservare quella maggioranza scelta dagli elettori e uscita vincitrice dalle elezioni del 2016, nonostante le continue defezioni di una maggioranza che a distanza di oltre 3 anni è a dir modo ridimensionata e sicuramente non più sufficiente a garantire il corretto svolgimento delle attività istituzionali. Questo ridimensionamento è frutto in primo luogo dello svuotamento del gruppo Dema: inizialmente composto da 10 consiglieri, oggi ridotto a 5 esponenti i quali non hanno voluto in nessuno modo anteporre le esigenze dei cittadini alle logiche partitiche, sottraendosi a possibili accordi istituzionali che avrebbero assicurato la governabilità della Municipalità e, questa mattina, allo stesso confronto in aula», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino