Far West Napoli, la disperata lotta tra la vita e la morte della piccola Noemi

Far West Napoli, la disperata lotta tra la vita e la morte della piccola Noemi
Restano gravi ma stabili le condizioni di salute di Noemi, la bimba di 4 anni colpita al torace da un proiettile vagante venerdì pomeriggio a piazza Nazionale. Noemi...

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Restano gravi ma stabili le condizioni di salute di Noemi, la bimba di 4 anni colpita al torace da un proiettile vagante venerdì pomeriggio a piazza Nazionale. Noemi insieme alla nonna era in attesa della mamma e della sorellina, entrate entrambe nel bar. Trasferita d'urgenza al Santobono dopo la sparatoria è stata prima stabilizzata, drenando il sangue dai polmoni, poi su indicazione dei radiologi operata per frenare le emorragie ed estrarre il proiettile. In azione, nella serata di venerdì, la equipe di chirurgi e rianimatori guidata dai primari Giovanni Gaglione e Massimo Cardone a cui si è aggiunto anche il responsabile della Cardiochirurgia pediatrica del Monaldi Guido Oppido.

 
Il proiettile calibro nove, grande quanto la falange di un dito adulto, ha prima colpito all'apice la scapola destra della bambina fratturandola (qui si trova il piccolo foro di entrata) poi ha proseguito il suo tragitto nel polmone destro rimbalzando sulla settima vertebra toracica infine, sfiorando il midollo spinale ha fermato la sua corsa tre le costole di sinistra attraversato tutta la parte bassa del polmone sinistro. La perforazione di entrambi i polmoni, sebbene ridotta dalle suture dei chirurghi, è l'esito più preoccupante in quanto limita la capacità respiratoria della bimba. Anche la frattura della vertebra andrà valutata in seguito ma per pura fortuna non pare abbia dato luogo a lesioni delle strutture nervose. Noemi è tenuta sedata ed intubata per sostenere l'attività dei suoi polmoni. Cruciali, per capire l'evoluzione della situazione clinica e decifrare il decorso postoperatorio, saranno le prossime 24-36 ore entro cui sarà praticata una risonanza magnetica per mettere a fuoco meglio la situazione polmonare e toracica. Esame non praticato subito per il timore che vi fossero schegge del proiettile. I medici del Santobono, nell'ultimo bollettino clinico di ieri, parlano di situazione grave ma stabile. Il prossimo aggiornamento è previsto per oggi alle 11.

Nessun commento, nessuna dichiarazione da parte di genitori, familiari e parenti della piccola che hanno continuato anche ieri a stringersi nel silenzio e assieparsi all'ingresso della Rianimazione dell'ospedale pediatrico. Due psicologhe del Santobono affiancano il papà e la mamma di Noemi, per tutta la la notte rimasti con la testa tra le mani seduti su due sgabelli. A rendere meno amara la disperazione dei due giovani genitori la consapevolezza che l'ogiva (estratta intatta dopo tre ore di intervento chirurgico,) non è esplosa, non ha provocato danni irrimediabili né leso organi vitali. Indenne risulta il cuore, senza danni le arterie e vene di grosso calibro che attraversano il torace solo sfiorati dalla pallottola.


I vertici della struttura, in testa il manager Anna Maria Minicucci, sono rimasti ieri in direzione sanitaria per tutto il giorno. La direttrice ha conversato a lungo con I cronisti ricordando l'impegno della Fondazione Santobono che ha realizzato un campetto di calcio proprio a Ponticelli dove divampa la faida tra i clan a cui si collega anche il raid di Piazza Nazionale. Tantissime le manifestazioni di sdegno e solidarietà da parte dei medici dell'ospedale. All'uscita dell'ospedale, quando i genitori alla fine sono stati accompagnati a casa a riposare, sui cancelli c'era affisso un cartello: Forza Noemi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino