Ancora violenza nell'ospedale dei Pellegrini. A distanza di poche ore dalla sparatoria avvenuta a pochi passi dal pronto soccorso, un infermiere è stato malmenato...
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Uno dei parenti del paziente ha prima minacciato verbalmente l'operatore del Triage e successivamente lo ha aggredito afferrandolo per il collo e schiaffeggiandolo. L'infermiere che è stato refertato con 10 giorni di prognosi, ha denunciato l'aggressione e richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
Per l'associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” che tutela il comparto sanitario degli ospedali campani si tratta di un vero e proprio «stato di guerra al pronto soccorso della Pignasecca». «Siamo esausti», affermano dall' associazione che dà voce del personale ospedaliero e del 118. «Se trovo un'altra occupazione vado via, non posso rischiare di morire per queste bestie!», scrivono in maniera provocatoria i sanitari uniti nell'associazione che insieme a Giuseppe Alviti, presidente dell'associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, lanciano un appello al ministro Giulia Grillo e al ministro Matteo Salvini: «Vogliamo attuare almeno una delle soluzioni proposte dalle nostre associazioni oppure stiamo pazientemente aspettando il morto per agire? Tenete conto che molti professionisti sanitari hanno un contratto a sei mesi o annuale, e nonostante ciò rischiano la vita quotidianamente lasciando cosa ai figli ? Una divisa sporca di sangue?» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino