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«Dobbiamo riuscire ad essere rete, creare i presupposti perché si diffonda una cultura di legalità del rispetto dell'altro e delle regole». Così Vincenzo Ranieri sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia alla Procura presso il Tribunale di Napoli commenta l'omicidio del 19enne avvenuto domenica presso gli chalet di Mergellina.
Per quell'episodio è accusato un coetaneo di omicidio volontario aggravato da modalità mafiose. Il magistrato, intervenuto questa mattina all'Istituto Comprensivo 3 De Curtis Ungaretti a Ercolano, ha incontrato gli alunni per un confronto sui temi del disagio minorile. «Purtroppo noi scontiamo una serie di mancanze dello Stato, delle famiglie oltre a diseguaglianze sociali, redditi troppo bassi, esclusione sociale. Il problema è multifattoriale» ha spiegato Ranieri. «È facile fermarsi all'evento quando purtroppo ci scappa il morto, ma noi non abbiamo neanche idea di quante altre situazioni ci siano in cui non c'è il morto ma c'è il ferito, l'accoltellamento, la bottiglia che vola.
Il pm ha poi concluso: «Io penso che l'unica vera speranza sia quella di riuscire a colmare le lacune che abbiamo e che partono dalla scuola che lavora in condizioni difficili per arrivare fino alle diseguaglianze sociali e salariali. Tutti motivi di esclusione sociale che poi sono probabilmente alla base di questi eventi». Ranieri, al termine dell'incontro che ha visto la partecipazione del sindaco Ciro Buonajuto, degli assessori Carmela Saulino e Lucio Perone, dell'avv. Ciro de Benedictis, ha donato una maglietta con la scritta 'Portatore sano di legalità' alla dirigente scolastica Laura Patrizia Cagnazzo.
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Il Mattino