Asl Napoli 1, ospedali colabrodo a dispetto dei livelli essenziali di assistenza invece in miglioramento in Campania. Come mai? «Tutte le energie sono state, nell'ultimo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nelle pagine del documento sindacale sono elencate le principali disfunzioni della Asl. Si va dai pronto soccorso affollati e con personale all'osso, stressato e stremato dai carichi di lavoro, alle strutture edilizie obsolete, alla manutenzione carente, alle tecnologie non sempre all'altezza, per finire con i beni di consumo centellinati, compresi suppellettili, biancheria e ausili forniti con il contagocce. Per non parlare dell'organizzazione dei percorsi di cura approssimativi e affidati a primari facenti funzione che spesso non hanno né l'autorità né il tempo di dedicarsi alla revisione continua delle cose che non vanno. E così i cittadini scontano tutti i mali di un processo riorganizzativo ancora a metà strada.
«Gli operatori dei pronto soccorso e del 118 sono bersaglio privilegiato di aggressioni ma l'azienda non si confronta con i rappresentanti degli aggrediti per migliorare il servizio e la sicurezza - avverte Vincenzo Bencivenga, psichiatra, neosegretario regionale dell'Anaao, il principale sindacato di categoria - siamo diventati lo sfogatoio del malcontento dell'utenza esasperata».
«Le principali difficoltà organizzative evidenziate dagli ispettori ministeriali un anno fa al Loreto Mare - aggiunge Ermanno Scognamiglio per i medici ospedalieri (Cimo) - persistono e si allargano agli altri presìdi. Quasi ovunque sono vacanti i posti di responsabili di reparti e servizi. I concorsi si fanno solo a Napoli est mentre nel resto dell'azienda le procedure sono minime senza trasparenti criteri di priorità». «Il personale diminuisce sempre più, negli ospedali e nei distretti, ed è sempre più stressato e di età avanzata - aggiunge Fabio Tamburro, radiologo esponente dei primari della Asl - e le procedure di reclutamento sono lente ed insufficienti». «Il Loreto Mare sta morendo - concludono in coro Cgil, Cisl e Uil Medici insieme a Fesmed e Fassid - tra trasferimenti e mancata attivazione del polo materno-infantile nel quale ormai ben pochi continuano a credere».
«Rispetto e trovo quasi sempre stimolanti i documenti sindacali quando sono propositivi - replica il manager della Asl Mario Forlenza - convocherò le parti per la prossima settimana per un confronto su tutte le tematiche sollevate. Ma dare l'immagine della Napoli 1 come di una azienda ferma è ingiusto e non vero per il lavoro finora fatto. E non solo per l'Ospedale del Mare ma anche per potenziare gli altri presìdi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino