Nel Real Bosco di Capodimonte una panchina rossa contro la violenza sulle donne

Real Bosco di Capodimonte
Da oggi una panchina rossa nel Real Bosco di Capodimonte simboleggia il No alla violenza sulle donne. «Senza donne non c'è rivoluzione» è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da oggi una panchina rossa nel Real Bosco di Capodimonte simboleggia il No alla violenza sulle donne. «Senza donne non c'è rivoluzione» è scritto sulla targa dell'opera donata dalla Terza municipalità di Napoli. All'inaugurazione, presenti il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, il presidente della Terza municipalità di Napoli Stella-San Carlo all'Arena Ivo Poggiani, la delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli Simona Marino, il presidente dell'associazione Amici di Capodimonte onlus, Errico di Lorenzo.

 
«La panchina rossa è da anni, ormai, il simbolo del “posto occupato”, il posto occupato da una donna uccisa che lascia un vuoto che non può essere dimenticato; un posto occupato dove si sono sedute tante volte l’amica, la mamma, la moglie portate via dalla violenza - afferma Poggiani - Per questo motivo la Municipalità 3 ha deciso di donare una panchina rossa al Bosco di Capodimonte, perché anche un luogo dove venire a rilassarsi possa avere un simbolo di lotta alla violenza; perché chiunque si sieda su questa panchina possa ricordare, e combattere e unirsi a chi ogni giorno combatte la violenza sulle donne». Durante l'evento è stato ricordato il 36enne ucraino ucciso al rione Sanità per difendere una donna da un'aggressione. «Il mio pensiero in questo momento va a lui, Iuri, cittadino di questa terra» sottolinea Poggiani.
 
La panchina è stata posizionata nell'area del belvedere. «È stato scelto questo luogo perchè è uno dei più belli, per cui un simbolo della difesa dei diritti umani così importante meritava un posto simile» afferma il direttore Sylvain Bellenger. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino