«Adesso devo pensare a me e poi vedrò se restare o meno a Napoli. Non so se è razzismo, anche perché io qui non ho mai fatto casini». Queste le...
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Il senegalese ambulante e con permesso di soggiorno non si spiega il perché di tanta violenza e adesso si sente un sopravvissuto.
«È stato il telefono cellulare a salvarmi la vita» racconta «perché l’altra pallottola è stata fermata proprio dal dispositivo che avevo in tasca. È successo tutto all’improvviso. Io ero uscito per andare al ristorante con i miei amici ed una volta li ci eravamo fermati a parlare. Ho visto questi due ragazzi sul motorino che si sono fermati proprio davanti a me e mi hanno sparato. Io non ho una spiegazione per tutto questo. È incredibile che una persona si fermi per sparare e poi vada via come se non fosse accaduto nulla. Ora devo pensare prima a riprendermi e poi vedrò se restare o meno a Napoli».
Cissè, ricoverato al Loreto Mare, non sarà trasferito all'ospedale del Mare. Lo ha deciso l'equipe medica che si sta occupando di lui. Al momento - rende noto Giuseppe Russo, capo Dipartimento assistenza ospedaliera della Asl Napoli 1 Centro - il giovane è in sala operatoria dove i medici stanno completando le manovre per metterlo in trazione. Da quanto si apprende, si è deciso di non trasferire il ragazzo perché «in casi di fratture scomposte, come in questo, muovere il paziente potrebbe causare complicazioni vascolari». Nessun intervento è stato al momento programmato per estrarre il proiettile conficcato nella zona femorale distale della gamba destra «perché è prima necessario procedere con la trazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino