Pasqua a Napoli, eventi per i turisti ma il metrò è a rischio stop

Pronto il piano dell’assessore Armato: tre location tra Chiaia e Decumani

Folla di turisti a Napoli
Tre o più probabilmente quattro le location coinvolte per festeggiare «Pasqua a Napoli» con cuochi, giornalisti enogastronomici e studiosi della materia. Uno o...

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Tre o più probabilmente quattro le location coinvolte per festeggiare «Pasqua a Napoli» con cuochi, giornalisti enogastronomici e studiosi della materia. Uno o due allestimenti nel centro storico, e gli altri due nell’area est e in quella ovest. Di cosa si tratta? Del nuovo evento lanciato dal Comune per valorizzare il brand della città: «Per conoscere l’identità di Napoli bisogna conoscere l’arte culinaria» recita il bando che vale 200mila euro con gara già assegnata dall’assessorato al Turismo retto da Teresa Armato. Evento per i napoletani e soprattutto per i turisti la cui presenza si annuncia massiccia con numeri che potrebbero essere superiori a quelli dell’anno scorso. Di mezzo c’è anche la festa scudetto - probabile - che dovrebbe cadere in quei giorni. Eventi che partono dalla settimana di Pasqua per terminare all’inizio di maggio, una ideale staffetta con il «Maggio dei monumenti» che da decenni è l’evento della primavera della città.

La programmazione della Pasqua punta sulla conoscenza del cibo napoletano, «nostra eccellenza, dal punto di vista storico, identitario e culturale». Il cibo -ì obiettivo della kermesse - e le ricette hanno un loro passato legato anche ad aneddoti e abitudini e frutto delle tante contaminazioni di popoli arrivati in città. Evento che durerà oltre un mese «Con showcooking, racconti e approfondimenti per analizzare tutti gli aspetti legati al cibo con curiosità e vivacità». Insomma si cucina con l’ausilio di chef - chissà stellati, ma il viaggio è di carattere antropologico e sarà non a caso uno dei massimi esperti come Marino Niola (autore tra le decine di pubblicazioni di “Totem e ragù”) che sul rapporto tra cibo e cultura location ha studiato molto. I servizi richiesti dal Comune all’azienda che si è aggiudicata il bando, oltre all’identificazione delle location, sono «l’ideazione e programmazione degli eventi e selezione dei piatti tradizionali oggetto degli incontri e la ricerca e contrattualizzazione degli esperti per i talk». 

La prossima settimana ci sarà la presentazione ufficiale dell’evento però sulle location trapela poco o nulla se non come da bando che si «richiede all’impresa aggiudicataria di individuare tre o quattro location una situata nell’area est,, un’altra in quella ovest e una o due nel centro storico dove svolgere gli incontri». Per dirla proprio con Niola si tratta «di “flanerie”, un excursus storico e antropologico su importanti tradizioni e vicende napoletane». Non solo teoria e conferenze, ma cucina reale e concreta da allestire e piatti da assaggiare. A ovest viene naturale pensare a Bagnoli dove c’è anche Città della scienza, ma da quelle parti non ne sanno nulla e un minimo di preavviso lo avrebbero dovuto avere. Ci sarebbe anche l’arenile all’aperto e sulla spiaggia oppure il Circolo Ilva. Più avanti però c’è la Mostra d’Oltremare - siamo a Fuorigrotta - sulla quale il Comune punta molta ed è soprattutto attrezzata con parcheggi e padiglioni dove allestire cucine e conferenze sarebbe abbastanza semplice. Un po’ fuori mano - tuttavia - per i turisti. Quanto al centro storico - se si considerano strutture al chiuso - non mancano, se all’aperto ci sarebbero le piazze ma con il flusso di turisti e napoletani che inonda i Decumani gestire l’evento sarebbe complicato. Piazza Plebiscito potrebbe invece essere la soluzione ideale. Questo il contesto in cui Palazzo San Giacomo si appresta a lanciare questo nuovo evento. 

Sulla giornata di Pasqua e non solo - tuttavia - incombe il rischio stop perché in Anm c’è fermento. Sui servizi pasquali le organizzazioni sindacali sono state convocate per domani e se ne saprà di più. A oggi le cose stanno così: per quanto riguarda il trasporto di superficie vige un accordo sindacale che si rinnova automaticamente, anno per anno, nonostante la parte economica sia ferma da oltre un decennio. Il problema nasce invece per il servizio metro e funicolari in quanto il pomeriggio di Pasqua non è normato nel contratto di servizio tra Azienda e Comune e questo significa che l’estensione del servizio va concordata di anno in anno, in buona sostanza il Comune deve metterci dei soldi e potrebbero non bastare per risolvere il problema. 

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Il Mattino