Napoli, al Vomero in piazza Vanvitelli riparato dopo 15 mesi lo storico orologio

Napoli, al Vomero in piazza Vanvitelli riparato dopo 15 mesi lo storico orologio
«Se per ricollocare al suo posto il lampione, posto sul marciapiede dell'aiuola centrale, che era rimasto coinvolto in un incidente automobilistico, ci sono voluti oltre...

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«Se per ricollocare al suo posto il lampione, posto sul marciapiede dell'aiuola centrale, che era rimasto coinvolto in un incidente automobilistico, ci sono voluti oltre due mesi, per il ripristino dello storico orologio, posto anch'esso in piazza Vanvitelli, piazza emblema del quartiere Vomero, che, per la sua bellezza, integrità e unicità, ha rappresentato, sin dalla nascita, il cuore pulsante del quartiere collinare, di mesi ne sono occorsi addirittura quindici, visto che il fermo risale all'aprile dell'anno scorso.

Una vera vergogna! Purtroppo l'ennesima testimonianza della malagestione che continua a caratterizzare l'amministrazione comunale partenopea, anche con i nuovi inquilini che si sono insediati a palazzo San Giacomo da nove mesi, con disservizi che si registrano in tutti i settori, dai trasporti alla nettezza urbana, dal traffico alla manutenzione stradale, dal verde pubblico all'arredo urbano e con i cittadini sul piede di guerra ogni giorno per denunciare le gravi carenze nel funzionamento di servizi essenziali per la collettività». A denunciare i gravi ritardi che hanno caratterizzato la riparazione dell'orologio della piazza è ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che in tutto questo tempo ha più volte segnalato lo stato di degrado e d'abbandono della piazza simbolo del Vomero, già privata, da oltre due lustri, della palma secolare che si trovava nell'aiuola centrale, morta nel gennaio dell'anno 2010, a seguito dell’attacco del punteruolo rosso ma anche per l'assenza delle cure che avrebbero potuto salvarla e che l'amministrazione comunale partenopea non mise in atto.

«L'orologio in questione fa parte degli undici orologi elettrici cittadini, ultimi rimasti dei 40, installati oltre 80 anni fa nelle strade di Napoli – puntualizza Capodanno -. Gli altri si trovano in via S. Lucia, in piazzetta Augusteo, al Museo, in via del Sole, in piazza Cavour, in via Filangieri, in via Mezzocannone, a Montesanto, in via Diaz e in via Duomo. Questi orologi - ricorda Capodanno -, all’epoca denominati “Impianti dall’ora unica“, per il fatto che segnavano sincronicamente la stessa ora in tutti i punti nei quali erano dislocati, furono installati dall’Ente Autonomo Volturno, su disegno dell’ingegnere Ventura e con la fusione delle colonne in ghisa eseguita dalla fonderia di Capodimonte di Enrico Treichler. Ciascuno di essi era dotato di una propria illuminazione particolare intorno ai quadranti, sicché era possibile leggere l’ora anche a notte inoltrata».

«Nei bombardamenti dell’ultima guerra si persero buona parte – continua Capodanno -. I restanti furono ripristinati intorno al 1947 ma, successivamente, per la mancanza di numerosi pezzi di ricambio, furono di nuovo fermati. Solo nel 1997, dopo le proteste dei cittadini, la manutenzione fu eseguita da una ditta privata che provvide a rimetterli in funzione». «Infine - sottolinea Capodanno-, nel 2008, lo storico orologio di piazza Vanvitelli, nel corso di lavori di manutenzione che durarono quasi un anno, fu sottoposto a un vero e proprio stravolgimento, con modifiche sostanziali nei colori ma anche nel quadrante che prima era illuminato, come tutti gli orologi della cosiddetta "Ora unica" presenti nel capoluogo partenopeo. Inoltre la numerazione venne cambiata, sicché dai numeri romani si passò alle cifre arabe. La modifica suscitò all'epoca discussioni e polemiche ma, alla fine, prevalse la soddisfazione di vedere di nuovo in funzione l'orologio, al quale i vomeresi sono da generazioni particolarmente affezionati».

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Il Mattino