Pizzofalcone contro Gomorra la sfida tra le due Napoli in tv

Pizzofalcone contro Gomorra la sfida tra le due Napoli in tv
Pizzofalcone contro Scampia. I Bastardi contro Gomorra. Le solite due Napoli contrapposte? Le eterne narrazioni antagoniste che incrociano le spade in un duello che non ci...

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Pizzofalcone contro Scampia. I Bastardi contro Gomorra. Le solite due Napoli contrapposte? Le eterne narrazioni antagoniste che incrociano le spade in un duello che non ci toglieremo mai di torno? Di fatto, i social network da lunedì, da quando è andato in onda su RaiUno il primo episodio della serie tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni, fanno rombare i tamburi della polemica. Pro e contro, paragoni con la serie ispirata al best seller di Roberto Saviano, commenti a raffica nei quali tutti diventano acuti critici cinematografici e televisivi per mascherare idiosincrasie o bollenti spiriti identitari. Chi si barrica dietro la bandiera del «basta con sputtanapoli», chi replica con l'accusa di negazionismo. Parole pesanti e disquisizioni alate. La caciara virtuale, insomma che, per l'inevitabile eterogenesi dei fini, porta acqua ai mulini che si vogliono abbattere. Da una parte la metropoli livida delle periferie, unilaterale, parziale, una Gotham City senza la redenzione di Batman, dall'altra la città dei panorami mozzafiato, dei vicoli oscuri ma pieni di umanità, patinata in puro stile fiction mainstream, incellophanata come un succulento prodotto di consumo. Entrambe vere e entrambe irreali nel loro iperrealismo, da una parte ruvido, dall'altro morbido. A mettere legna sul fuoco ci pensa persino il sindaco de Magistris con un post su Facebook, ormai una delle tribune quotidiane privilegiate per la sua comunicazione.

 

«Voglio fare i complimenti all'amico Maurizio de Giovanni, ad Alessandro Gassmann e a tutta la troupe per lo straordinario successo televisivo dei Bastardi di Pizzofalcone tratto dall'omonimo romanzo», scrive un DeMa entusiasta che non aspettava l'ora per togliersi l'ennesimo sassolino dalla scarpa e lanciarlo contro i sostenitori dello scrittore di «Gomorra». «Più di sette milioni di italiani in prima serata hanno potuto anche ammirare alcuni tra i più bei scenari naturali e monumentali di Napoli, lasciandosi trascinare dalle bellissime storie di Maurizio» aggiunge. «Siamo orgogliosi come amministrazione comunale di aver dato anche il nostro contributo alla realizzazione della fiction e soprattutto siamo orgogliosi che tutti possano vedere Napoli da un punto di vista che possa anche valorizzare le sue straordinarie bellezze».


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