Napoli, il Policlinico Vanvitelli è Covid-free: ​dimesso l'ultimo dei 50 pazienti

Il Padiglione 3 del Complesso di Cappella Cangiani dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli è Covid-free. Il professore Nicola...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Padiglione 3 del Complesso di Cappella Cangiani dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli è Covid-free. Il professore Nicola Coppola, Direttore dell’ UOC Malattie Infettive, dimetterà in giornata l’ultima degli oltre 50 pazienti covid-19 gestiti da marzo ad oggi. La struttura contava su venticinque posti letto completamente dedicati all’assistenza di pazienti Covid-19, con medici e personale sanitario specializzato, rappresentando un valido supporto all'emergenza pandemica che il nostro Paese ha dovuto affrontare.  Protagonista dei lunghi mesi di lotta, un Gruppo Multidisciplinare composto  da giovani medici infettivologi, pneumologi e cardiologi, oltre al personale infermieristico e socio-sanitario.


LEGGI ANCHE Sordomuta scrive a De Luca: «Pensa anche a noi»
 
«Desidero ringraziare tutto il personale, medico, infermieristico per l’instancabile assistenza offerta,  fondamentale per contrastare l’emergenza», chiosa il direttore generale del Policlinico, Antonio Giordano.  

«Oggi raggiungiamo un traguardo importante. L’ultima dimissione non deve però farci abbassare la guardia, anzi», esordisce il professore Nicola Coppola e aggiunge: «Sono stati mesi difficili durante i quali la sinergia e il lavoro di squadra hanno prodotto risultati importanti. Abbiamo seguito circa 50 persone con quadri clinici anche importanti. Ora ci vuole prudenza».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino