Napoli, arriva lo spray al peperoncino: ecco la nuova arma per l'ordine pubblico

Napoli, arriva lo spray al peperoncino: ecco la nuova arma per l'ordine pubblico
Dopo Milano e Torino, anche Roma e Napoli. Si estende la sperimentazione dello spray al peperoncino da assegnare ai poliziotti nei servizi di ordine pubblico: dagli scontri di...

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Dopo Milano e Torino, anche Roma e Napoli. Si estende la sperimentazione dello spray al peperoncino da assegnare ai poliziotti nei servizi di ordine pubblico: dagli scontri di piazza, dunque, a quelli nei pressi degli stadi. Lo prevede una circolare del Viminale.




Lunedì partiranno i corsi di formazione, che riguarderanno 650 agenti nella Capitale e 480 nel capoluogo campano. Il dispositivo all'oleoresin capsicum rientra nella strategia avviata dal Dipartimento della pubblica sicurezza per puntare a minimizzare gli scontri fisici.



Un anno fa la sperimentazione aveva riguardato volanti, Polfer e nuclei radiomobili dell'Arma a Roma, Napoli e Milano. I risultati sono stati positivi e si è deciso di coinvolgere anche i reparti mobili, quelli più interessati dai disordini di piazza.



Lo spray destinato ai servizi di ordine pubblico ha una gittata di 8 metri, superiore a quella limitata a 3 metri prevista per gli altri reparti. La sperimentazione, precisa la circolare, «dovrà essere svolta solo in ambito cittadino e limitatamente» a Roma e Napoli, «per essere eccezionalmente estesa, in situazioni contingenti di necessità ed urgenza che saranno valutate »di volta in volta, nell'ambito dei Comitati di ordine e sicurezza pubblica.



L'impiego del dispositivo, sottolinea ancora il documento,
«riguarda situazioni di ordine pubblico ove sia necessario il ripristino della legalità, nel caso vi sia un'azione volta alla resistenza attiva, minaccia, o violenza verso le forze di polizia. Ciò implica che ogni tentativo di negoziazione, mediazione o dissuasione verbale sia fallito».



Gli spray da sperimentare sono due differenti modelli: ad ogni squadra verranno assegnati un massimo di 5 dispositivi di un modello da utilizzare per un periodo di tre mesi ed il secondo modello per i successivi tre mesi. In ogni squadra verrà individuato un singolo operatore che verrà dotato dello spray, anche se la formazione riguarderà tutti i componenti della squadra. Positivi i commenti dei sindacati di polizia.
«Ci siamo dichiarati favorevoli - spiega Daniele Tissone, segretario del Silp Cgil - in quanto vengono definiti gli ambiti di applicazione ed anche in ragione del fatto che si tratta di strumenti di dissuasione limitatamente inabilitanti al contrario del Taser». Anche Valter Mazzetti, segretario generale dell'Ugl Polizia, vede «con favore la sperimentazione dello spray, come tutto ciò che possa aiutare gli operatori della sicurezza ad evitare il contatto fisico. A causa del blocco del turn over - ricorda poi - l'età media degli uomini impegnati nei servizi di ordine pubblico si sta alzando e diventa sempre più indispensabile evitare di arrivare a un qualsiasi scontro». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino