L'unica incognita del lungo ponte del Primo maggio potrebbe essere solo il tempo incerto. Ma tant'è: il boom, a vedere le prenotazioni, si è già...
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Ma sono in molti ad adeguarsi ed a prolungare gli orari. Come la funivia del Faito che prolunga le corse di un'ora dopo le insistenze di viaggiatori e albergatori della montagna che sorge tra Castellammare e Vico Equense. Ed infatti basta scorrere i dati. A Capodichino, tra arrivi e partenze, in questo ponte transiteranno ben 165mila passeggeri (e se metti i 195mila del 25 aprile, lo scalo registra, secondo i numeri forniti, già una movimentazione maggiore del 46 per cento rispetto all'anno passato). E poi il trend crescente registrato sia dagli albergatori sia dalle prenotazioni on line fai da te presso strutture low cost. A Firenze, Roma, Napoli e Venezia si rileva un tasso di occupazione delle camere superiore al 90 per cento, secondo il monitoraggio dell'offerta ricettiva nazionale disponibile online condotto da Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo sui principali portali del web che segnala anche una «interessante crescita delle percentuali di occupazione in alcune località balneari come Sorrento, Ischia e Capri». È il caso della penisola sorrentina e delle isole del golfo di Napoli, a cominciare da quella di Ischia dove, nel solo ponte del 25 aprile, la Capitaneria di Porto ha segnalato lo sbarco di 42.428 passeggeri e 4.195 veicoli a fronte dei 41.977 passeggeri e 3.825 veicoli registrati nello stesso periodo del 2017.
Numeri confermati anche dalle strutture ricettive sin dalla vigilia. Secondo la sezione regionale di Federalberghi, il trend registrato negli hotel è sostanzialmente in linea con i dati nazionali recentemente diffusi da associazioni di categoria e siti web specializzati. Anzi, secondo gli albergatori campani, il numero di arrivi e presenze supererebbe di circa il 3 per cento quello segnato nello stesso periodo dello scorso anno: segno della buona salute e del forte appeal, a livello nazionale e internazionale, di cui gode la Campania insieme alle sue bellezze e alle sue strutture ricettive. Ad apprezzare le bellezze naturali e le eccellenze gastronomiche, i siti culturali e l'eccellente qualità delle strutture ricettive regionali sono gli ospiti italiani, ma anche stranieri: i tedeschi, ormai habitué della Campania nel periodo primaverile, gli anglosassoni, affezionati in particolar modo alla penisola sorrentina, e gli asiatici, particolarmente interessati a quanto la regione è in grado di offrire.
«I riscontri in termini di arrivi e di presenze confermano - analizza Costanzo Iaccarino, presidente campano di Federalberghi - la cultura dell'ospitalità e la vocazione all'accoglienza che hanno fatto della nostra regione una meta turistica di fama mondiale. L'auspicio è che questo trend possa trovare piena conferma nella prossima stagione estiva e, perché no, anche nel resto del 2018».
E così la Federalberghi di Napoli se, un paio di giorni fa, faceva sapere come l'arresto di un gambiano accusato di aver organizzato un attentato terroristico non aveva prodotto alcuna disdetta («In città non c'è una sola camera libera per il ponte, fatte salve le disdette fisiologiche dell'ultimo minuto», faceva notare Antonio Izzo, presidente di Federalberghi Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino