Tamponi ai senza dimora. Prosegue, anche a Ferragosto, la campagna di prevenzione anti Covid messa a segno tra i tanti ospiti dei centri di accoglienza, una misura necessaria -...
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LA STRUTTURA
Sono sei i gazebo montati per accogliere un maggior numero di poveri in sicurezza, a due passi dalla stazione della metropolitana di Gianturco. Colazione, pranzo e cena. Il Binario della Solidarietà - realtà sorta nel 1995 come centro di accoglienza diurno, punto fermo di tanti senza famiglia e senza tetto - si attrezza per far fronte alle esigenze estive - quando il numero di chi ha bisogno di un pasto cresce inevitabilmente - e a quelle anti Covid. Sei grandi strutture all'aperto, allestite dai volontari e gestite da chi, purtroppo - dopo anni di impegno nel sociale - di povertà ormai bene se ne intende. C'è perfino un nutrizionista, tra gli angeli del centro di via Taddeo da Sessa, per evitare di servire pasti generici a diabetici, celiaci e obesi. «Il Binario resta una delle poche realtà dove è ancora possibile mangiare seduti a tavola nonostante il Covid - spiega Enrico Sparavigna, pensionato di Trenitalia, che ormai da anni ha messo a disposizione dei bisognosi molte ore della sua giornata - per soddisfare le tante richieste abbiamo montato queste strutture che hanno una duplice funzione: più spazio per l'ospitalità e, insieme, assoluta osservanza delle norme anti-virus: «È chiaro che ad agosto, quando alcune mense chiudono i battenti, c'è necessità di rafforzare il servizio - spiega ancora Enrico Sparavigna - purtroppo la povertà è sempre dietro l'angolo e non possiamo farci trovare impreparati».
LE CIFRE
Dai circa cinquanta pasti quotidiani, ad agosto, il numero se non raddoppia, quasi. Stesso discorso anche alla mensa del Carmine dove la macchina della solidarietà non si blocca mai, men che meno nei periodi di vacanza. Anima e motore di un gruppo di volontari che si mettono in moto all'alba e si fermano solo a sera, è padre Francesco Sorrentino che - nei giorni più caldi dell'epidemia - è riuscito a servire oltre settecento pasti tutti insieme. Anche al Carmine, non in quella misura ovviamente, il numero di richieste è aumentato come avviene regolarmente ad agosto: «Nessun problema - racconta un volontario - siamo ben attrezzati, chiunque busserà alla nostra porta sarà il benvenuto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino