«Ora non siamo più eroi?»: protesta dei precari della sanità dell'Asl Sud

«Ora non siamo più eroi?»: protesta dei precari della sanità dell'Asl Sud
«Basta precari, non siamo gli eroi usa e getta». Striscioni, appelli ed sos lanciati a gran voce da oltre cento persone che stamattina stanno manifestando al Bottazzi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Basta precari, non siamo gli eroi usa e getta». Striscioni, appelli ed sos lanciati a gran voce da oltre cento persone che stamattina stanno manifestando al Bottazzi di Torre del Greco, dove c’è la sede del Asl Napoli 3 Sud, per protestare contro il rischio dello stop ai contratti con la fine dell’emergenza Covid, il prossimo 31 marzo. È il popolo dei precari del Covid, circa un migliaio, che sono stati assunti a tempo determinato dall’azienda sanitaria locale durante l’emergenza.

Ma, non in linea con le direttive regionali che prevedono proroghe fino al 31 dicembre 2022, l’Asl avrebbe diramato un avviso in cui si dispone il licenziamento alla fine dell’emergenza. Si tratta di infermieri, operatori sanitari, tecnici di laboratorio e informatici che in questi anni di pandemia hanno lavorato dove c’era bisogno: dagli hub vaccinali agli uffici fino agli ospedali. Provengono da tutta la provincia di Napoli, dai Campi Flegrei alla penisola sorrentina e quasi tutti hanno lasciato un lavoro nel privato sperando in una stabilizzazione nel pubblico.
 

Ad organizzare il presidio di questa mattina, in assetto da stamattina alle 10, i sindacati Cgil, Cisl, Uilfpl, Fials, Nursing Up, Fsi Usae i cui referenti in questo momento sono stati accolti dalla direzione generale. «Cosa racconteremo ai nostri figli- dice Anna- se a fine mese perdiamo il lavoro? Non possiamo essere trattati come oggetti: finché servivamo eravamo eroi, ora ci buttano via».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino