Il Primo maggio appartiene solo ai lavoratori e chi non si adegua sarà accettato malvolentieri. Da Cgil, Cisl e Uil giunge un monito preciso, alla vigilia della...
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«Saremo in piazza sulla base di una piattaforma precisa», affermano i sindacati. Lavoro e legalità saranno i temi centrali della manifestazione che si svolgerà domani a Piazza Calenda, a Forcella, nello spazio antistante il Teatro Trianon. «Chiunque si riconosca in questi valori- spiega il responsabile della Uil Campania Osvaldo Nastasi- deve dare segnali di civiltà. Il primo maggio è uno snodo per riaffermare il diritto al lavoro e non temiamo nulla. Tutti quelli che verranno, dai giovani agli anziani a chi sta perdendo il posto di lavoro, devono essere uniti e perciò auspichiamo che tutto vada bene». All’esponente della Uil fa eco Gianluca Torelli della Camera del lavoro di Napoli. «L’imperativo d’obbligo è quello di rimettere al centro i diritti dei più deboli e dei lavoratori, nella consapevolezza che il Primo maggio appartiene solo a loro. Solo chi sa queste cose può venire in piazza. I diritti dei lavoratori non possono essere strumentalizzati per nessun motivo».
La scelta di Forcella come sede della manifestazione viene sottolineata a più riprese dai vertici dei sindacati come un simbolo della necessità di ripartire dal lavoro come unica modalità per sfuggire al richiamo della criminalità organizzata. «Il nostro è un messaggio forte che indirizziamo alle istituzioni, ai partiti e alla società civile», spiegano congiuntamente il segretario generale della Cisl Napoli Gianpiero Tipaldi, il responsabile organizzativo della Cgil Napoli Luigi Nuzzi e lo stesso Nastasi. «L’emergenza occupazione – hanno proseguito i tre sindacalisti- si tradurrà nei prossimi mesi in un dato allarmante: saranno oltre ventimila gli addetti fuori dal ciclo produttivo in Campania che saranno senza alcun reddito. In piazza Calenda raccoglieremo le testimonianze delle tante aziende in difficoltà, da Almaviva al Trianon, fino a quelle del settore metalmeccanico, punti simbolo di una realtà ancora intrappolata nel tunnel della crisi».
L’appuntamento è previsto per le 10 di domani mattina a Forcella. Sul palco gli interventi di Gianpiero Tipaldi, segretario generale Cisl Napoli che parlerà a nome delle tre organizzazioni, di Mario Gelardi, direttore del Nuovo Teatro Sanità, di Antonio D’Amore, referente di Libera Napoli e di Bruno Vallefuoco, del coordinamento campano vittime innocenti della criminalità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino